Coronavirus, regole in spiaggia e al mare Regione per Regione
Con l’arrivo della bella stagione sono tanti gli italiani che si chiedono se grazie all’allentamento delle misure nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus quest’estate sarà possibile andare al mare per stendersi al sole in spiaggia e per un tuffo in acqua.
Dalla Regione Marche arriva una buona notizia per i bagnanti: si potrà tornare in spiaggia già dal 29 maggio. Anche se sarà doveroso rispettare delle regole precise: restano vietate tutte quelle attività che potrebbero creare assembramenti come per esempio le feste in spiaggia, le partite di beach volley, i tuffi in compagnia o i pranzi di gruppo sotto l’ombrellone. Ma vediamo nel dettaglio le regole e i piani previsti nelle altre regioni italiane.
Coronavirus, l’estate al mare nella regione Veneto
Dalle spiagge di Bibione, Jesolo, Caorle e il Lido di Venezia la Regione Veneto si è organizzata con postazioni di 50 metri quadrati che permettono alle famiglie di avere una sorta di “casetta” in riva al mare. Gli stabilimenti balneari predisporranno percorsi dedicati, la sanificazione di bagni, docce, ambienti comuni, ombrelloni, sdraio e lettini) rispettando sempre il divieto di stazionamento. Per prenotare l’ingresso alle spiagge e la propria postazione si potrà utilizzare internet oppure il telefono con prenotazione anticipata per evitare le file agli ingressi degli stabilimenti.
Coronavirus, l’estate al mare in Emilia Romagna
Non è stata ancora stabilita una data per la riapertura delle famose spiagge della riviera romagnola, ma per chi pensa a un’estate in campeggio, le associazioni di categoria si dicono pronte con distanziamento sociale e sanificazione continuativa. L’idea per i bagnanti in spiaggia è quella di organizzare i pasti sotto l’ombrellone per evitare code e assembramenti nei punti di ristoro. Per chi può e per chi preferisce starsene nel proprio terrazzo di casa o in giardino, a Rimini ci si sta organizzando per la consegna dei lettini a domicilio.
Coronavirus, l’estate al mare in Regione Liguria
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato tra i primi ad autorizzare i trasferimenti per la manutenzione delle barche e ora annuncia: “L’accesso alle spiagge libere durante l’estate è un problema di cui stiamo dibattendo proprio in queste ore. Non sarà facile, occorrerà certamente mettere degli steward, delle persone che controllino gli accessi. Mi immagino di poter far andare anche i turisti nelle spiagge liguri magari non nelle prossime settimane ma a partire da giugno. Le spiagge le ritengo una delle preoccupazioni minori: siamo all’aria aperta, sono ventilate, la sabbia e l’acqua del mare sono germicidi potenti, i raggi del sole sono un disinfettante”.
Coronavirus, l’estate al mare in Campania
Sulla meravigliosa costiera amalfitana e nel Cilento la Regione sta pensando di contingentare gli ingressi nelle spiagge affidando ai vigili i controlli sui tratti “liberi”. Per l’isola di Ischia si è parlato di piattaforme galleggianti gestite direttamente dagli stabilimenti che possano ospitare 2/3 persone con lettini e protezione per il sole.
Coronavirus, l’estate al mare nel Lazio
Le spiagge di Sabaudia, Ponza, Ostia, Fregene, Sperlonga, Gaeta, Ventotene per citarne alcune rischiano di essere molto affollate anche per la vicinanza con Roma. Si prevede infatti che saranno tanti i romani che preferiranno restare in zona quest’estate. Per le località di mare del litorale romano e laziale l’idea è quella di creare un sistema che attraverso un'”app” possa consentire di prenotare il proprio posto in spiaggia e un “braccialetto” che segnali eventuali assembramenti. Tutte le spiagge avranno ingressi a numero chiuso e distanziamento garantito su arenile e ristoranti in spiaggia.
Coronavirus, l’estate al mare in Puglia
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano spera di poter consentire l’ingresso nella Regione a chi arriva da fuori ma se questo non sarà possibile ci sarà comunque una circolazione di persone e dunque non è escluso che si possa far sottoporre a tampone i vacanzieri.
Coronavirus, l’estate al mare in Sardegna
In Sardegna nelle spiagge libere è previsto un numero “chiuso” mentre i controlli saranno effettuati con i droni e i vigili tra i bagnanti.