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    Proteste no green pass: annullato corteo a Trieste, erano attese 20mila persone. L’appello: “Rimanete a casa”

    Credit: ANSA/ALICE FUMIS
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 21 Ott. 2021 alle 13:53 Aggiornato il 22 Ott. 2021 alle 09:49

    Proteste no green pass: annullato corteo a Trieste, erano attese 20mila persone. L’appello: “Rimanete a casa”

    A una settimana dall’entrata in vigore del green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, i no green pass hanno prima indetto e poi revocato un nuovo corteo a Trieste, con la partecipazione di migliaia di manifestanti da tutta Italia. Le autorità temevano nuove tensioni dopo lo sgombero di lunedì scorso del varco 4 del porto, occupato venerdì scorso da portuali e attivisti.

    “Annulliamo il corteo e il raduno in programma per oggi e domani a Trieste”, ha detto in un comunicato il “Coordinamento 15 ottobre” guidato da Stefano Puzzer, ex portavoce del sindacato dei portuali che ha promosso la mobilitazione della settimana scorsa prima. “Rimanete a casa (…) c’è qualcuno che sta venendo qua, non parlo di qualcuno, ma di centinaia e centinaia di persone che vogliono farvi venire qui per rovinare l’obiettivo a tutti”, ha detto Puzzer in un video, in cui ha parlato del rischio di possibili violenze come “una trappola grande e grossa”. “Non voglio mettere a repentaglio la vostra incolumità, c’è qualcuno che non vede l’ora di approfittare di questo per dare poi tutta la colpa al Coordinamento 15 ottobre e bloccare tutte le prossime manifestazioni”, ha detto.

    “L’attenzione è massima”, aveva dichiarato il prefetto Valerio Valenti, confermando l’allerta per la possibile presenza di frange estremiste alla protesta annunciata per oggi, venerdì 22 ottobre. Secondo la prefettura, che ieri aveva autorizzato il corteo, erano attese circa 20mila persone alla protesta. Dopo lo sgombero di lunedì, con l’intervento di agenti in tenuta anti-sommossa e idranti, le proteste sono continuate negli ultimi giorni con un sit-in perlopiù pacifico a piazza Unità, con circa un migliaio di persone presenti.

    Le proteste sono iniziate con l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per tutti i lavoratori pubblici e privati lo scorso 15 ottobre, quando i portuali riuniti nel Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste (Clpt) hanno minacciato di bloccare uno dei principali scali italiani. Anche a Genova diverse centinaia di lavoratori hanno tentato di limitare l’operatività del porto negli ultimi giorni. Ieri mattina le forze dell’ordine ha sgomberato un gruppo di manifestanti al varco Etiopia, dopo sette giorni di protesta. Al presidio, diventato soprattutto simbolico perché da giorni non creava disagi all’operatività del porto, era presente una trentina di no green pass. Gli agenti hanno fermato un cittadino francese con l’accusa di resistenza, dopo che alcuni manifestanti hanno tentato fermare un Tir che entrava nel porto.

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