A poche ore dall’arresto di Matteo Messina Denaro, avvenuto questa mattina alle 9.30 in una clinica oncologica privata di Palermo, risuonano le parole di Salvatore Baiardo, l’uomo che all’inizio degli anni ’90 si occupò di nascondere la latitanza dei fratelli Graviano, Giuseppe e Filippo.
In un’intervista concessa a Massimo Giletti e trasmessa nel corso della puntata di “Non è l’Arena” del 5 novembre scorso su La7, Baiardo ipotizzava una trattativa sull’ergastolo ostativo che comprendesse l’arresto del boss: “Chissà che al nuovo governo non arrivi un regalino… che un Matteo Messina Denaro, che presumiamo sia molto malato, faccia una trattativa lui stesso di consegnarsi per un arresto clamoroso? Così arrestando lui, possa uscire qualcuno che ha ergastolo ostativo senza che si faccia troppo clamore?”.
Incalzato dal giornalista, l’uomo aggiunse: “Potrebbe essere un bel fiore all’occhiello per il governo appena insediato. Come fu per Totò Riina, tutto è possibile, potrebbero farlo sembrare una casualità quando invece era tutto programmato da tempo per far uscire qualcuno dal carcere”.
Baiardo ha anche ricordato quello che il generale Francesco Delfino disse all’allora ministro della Giustizia Martelli circa l’arresto di “U curtu” Riina: “A natale vi faccio un regalo”. “Allora ci sarà stata una trattativa, o no, per l’arresto di Riina?”, si chiede. “Presumo sia arrivato il momento per una sua cattura, allo Stato ora fa comodo, Matteo Messina Denaro non serve più”.