Una professoressa di un istituto di Padova ha pubblicato su Facebook il tema di un suo studente corredato di voto: 1. Una valutazione dovuta al fatto che, oltre ad essere presenti diversi gravi errori grammaticali, lo studente avrebbe copiato il compito da un sito web. Motivazioni che però nel post non erano state aggiunte.
Il post è velocemente diventato virale e ha attratto moltissimi critiche da parte di genitori e colleghi, tanto da lasciare incredula la docente. Le opinioni nei commenti sono quasi tutte di genitori che, avendo i figli a scuola, si interrogano sulle conseguenze che questo gesto potrebbe avere su uno studente. Le critiche non le vengono risparmiate. Lei si è difesa affermando che “non stiamo parlando di un ragazzino, ma di un adulto che non sa prendersi le sue responsabilità”. Si tratterebbe di uno studente, si presume ripetente, che non ha dimostrato molta voglia di studiare. Non c’è nessun particolare che collega lo studente allo scritto.
La professoressa, contattata telefonicamente, ha spiegato: “Chi immaginava che si sarebbe scatenato tutto questo putiferio. Era un post con un messaggio che doveva essere a fin di bene, invece è successo tutto questo”, spiega al telefono. Evidentemente turbata anche per il tenore dei commenti, da un lato ammette l’errore ma dall’altro è anche colpita dal fatto che troppe persone con cui lei non ha mai avuto a che fare hanno ricevuto gli screenshot della sua pagina e della discussione che ne è scaturita. “Evidentemente tutti amici non devono essere”. L’intento insomma non era certo di denigrare il ragazzo, ma quello di dare un segnale. “Tengo tanto al mio lavoro, ci tengo ai miei studenti – ci spiega la professoressa con tono che appare molto sincero – e volevo solo far capire che nella vita ci sono responsabilità da prendersi e la soluzione non può essere una facile scorciatoia”.