Dovrà restituire una cifra record l’insegnante che per ben 20 anni ha insegnato senza laurea. 314mila euro per l’esattezza, per risarcire lo Stato degli stipendi che per due decenni avrebbe ottenuto illecitamente. Si tratta di una docente di sostegno di una scuola superiore di Vimercate, comune in provincia di Monza e Brianza, che avrebbe lavorato senza aver conseguito la laurea. A raccontare la storia è il Corriere della Sera. La donna avrebbe infatti vantato di avere due lauree – una all’Università Cattolica di Milano e un’altra all’Ateneo di Parma – che però non aveva mai ottenuto.
Le indagini erano partite dopo un contenzioso nato a scuola tra la falsa professoressa e il dirigente scolastico per l’organizzazione di una gita. La donna aveva raccontato ai militari di essere vittima di mobbing. Dalle indagini è stato possibile scoprire che per accedere alla posizione di insegnante di sostegno inizialmente a Meroni di Lissone, comune in provincia di Monza, poi in una scuola di Villasanta, Muggiò e quello di Vimercate, l’insegnante avrebbe presentato due certificati di laurea risultati poi falsi. Come se non bastasse, è stata anche smentita l’esistenza di un diploma di specializzazione per l’insegnamento agli studenti disabili.
“Ha dichiarato il falso e prodotto documentazione contraffatta al fine di ottenere i contratti di lavoro ai quali aspirava”, ha spiegato la Corte dei Conti lombarda. I giudici l’hanno infatti definita una condotta “palesemente dolosa”. Per questo la donna è stata condannata a risarcire il ministero dell’Istruzione e restituire la cifra che, secondo i giudici, avrebbe sottratto indebitamente allo Stato: ben, appunto, 314mila euro.