Primavera degli Studenti, Associazione Nazionale che si occupa di diritto allo studio, rappresentanza e politica universitaria, ha indetto per l’11, il 12 e il 13 ottobre a Bologna, gli Stati Generali dell’Università: tre giorni di workshop, dibattiti, analisi, conferenze, proiezioni, confronti e socialità per lanciare un appello a tutto il Paese.
Da anni, l’Associazione, con impegno politico costante, si batte per tutelare i diritti di studenti e studentesse: ora più che mai è diventata impellente una riflessione profonda sullo stato di salute dell’Università, in particolare alla luce di un governo che ostacola chi è più fragile, riducendo via via non solo la loro rappresentanza, ma anche le tutele e le opportunità a loro disposizione.
“Non è sufficiente un ascolto da parte delle istituzioni – scrivono -, ma è necessario ribaltare la narrazione che gravita attorno all’Università: vogliamo avere opportunità, diritti, garanzie e prospettive concrete. Pretendiamo lo spazio necessario per essere il motore dei nostri territori e del nostro Paese. A fronte di chi ci dice che i giovani sono il futuro, rispondiamo che non è vero. Noi giovani siamo il presente. Proprio per questo, l’obiettivo di questi tre giorni, oltre a riunire studentesse e studenti da tutta Italia e lanciare discussioni e confronti con esperti, attivisti e politici nazionali, è quello di scrivere un manifesto non per il futuro, ma per il presente. Abbiamo scelto come luogo la città di Bologna, dove da sempre le forze di Sinistra hanno rappresentato un laboratorio politico nazionale, capace di mettere in moto processi di cambiamento da estendere a tutto il Paese. Abbiamo deciso di declinare il tema dell’università, provando ad uscire dalle mura degli Atenei. E per farlo abbiamo scelto due luoghi storici che incarnano i valori della resistenza, il Pratello nella giornata di venerdì (Via Pietralata 58, Porta Pratello) e la Bolognina (Via Fioravanti 18/3, Casa di Quartiere Katia Bertasi) nelle giornate di sabato e domenica”.
Programma
La prima giornata sarà dedicata al rapporto tra Università e Città, all’università come serbatoio culturale per ogni città, agli spazi urbani, alla cittadinanza universitaria al tema dell’emergenza abitativa e alla necessità di invertire la rotta del mercato. Discuteremo di questi temi con tanti nomi come la Vicesindaca di Napoli Laura Lieto, il Consigliere Regionale della Lombardia Paolo Romano, l’Assessore alle Politiche Sociali di Parma Ettore Brianti e tanti altri ospiti. La serata si concluderà poi con la proiezione del corto “Gioventù Meloniana” alla presenza dei giornalisti della testata “FanPage”.
Durante il secondo giorno apriremo un dialogo con tutte le associazioni studentesche ed universitarie nazionali, per un’università antifascista e un nuovo paradigma di sicurezza. Lo faremo insieme all’ANPI e al Sindaco della città di Bologna Matteo Lepore. E poi ancora, parleremo di salute mentale, di inclusività e diritti, di diritto allo studio e università pubblica e, infine, dell’impatto dell’autonomia differenziata sulla vita di studenti e studentesse. Avremo con noi, il Candidato alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, con cui si discuterà di un patto di lavoro tra Università, Regione e Paese, Silvia Panini di Volt, Alfredo D’Attore, docente universitario e membro della Segreteria Nazionale del PD con delega all’Università, la Deputata di AVS Elisabetta Piccolotti e il Deputato M5S Antonio Caso, oltre a personalità accademiche come il Rettore dell’Unibo e il Presidente del CUN.
L’ultimo giorno sarà dedicato alla tematica dell’accesso al mondo del lavoro e alla precarietà giovanile. In questo contesto, alle pre 11:30 dialogheremo con la segretaria nazionale del PD Elly Schlein di costruzione di “un nuovo modello universitario” e, alle 16:00, lanceremo un dibattito sulla riforma del preruolo e l’accesso all’insegnamento con FLC-CGIL e UIL-RUA, oltre che associazioni come A.R.T.e.D. e ADI e il Senatore Verducci, per rappresentare come le scelte di questo governo siano impattanti e precarizzanti per la vita delle nuove generazioni. Al termine della tre giorni, presenteremo il Manifesto per il Presente, risultato dell’elaborazione svolta, ai maggiori esponenti e alle leadership di tutti i partiti politici d’opposizione. Dialogheremo con PD, Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana, Europa Verde,+Europa e Azione. Chiediamo l’impegno della politica, delle istituzioni e della cittadinanza a mantenere alta l’attenzione sull’università, perché un Paese che non investe nella formazione è un Paese senza futuro.