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    Attacca il prete per lo striscione con la sardina, ma è un simbolo cristiano: la gaffe del consigliere comunale di FdI

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 8 Gen. 2020 alle 15:56 Aggiornato il 8 Gen. 2020 alle 16:00

    Attacca il prete per lo striscione con la sardina, ma è un simbolo cristiano: la gaffe del consigliere comunale di FdI

    “Oltre ai preti immigrazionisti, abbiamo anche i preti sardine. Roba da matti!”. Con queste parole il consigliere comunale di Schio Alex Cioni (Fratelli d’Italia), volto storico dell’estrema destra in provincia di Vicenza, ha attaccato la decisione del parroco di Ponte Nori, a Valdagno (Vicenza), di attaccare sulla facciata della chiesa uno striscione raffigurante il pesce e la scritta Ichthýs. Peccato che lo striscione scelto dal prete non avesse nulla a che fare con una “sardina”, bensì con un simbolo cristiano.

    Cioni ha lanciato la sferzata dalla sua pagina Facebook, dove non sono tardati i commenti di chi gli ha fatto notare la sua gaffe. “Quel simbolo e quella scritta solo il simbolo cristiano di Gesù, sarebbe bene informarsi prima di commentare”, gli risponde un utente.

    Il consigliere comunale tuttavia ha insistito, sostenendo che “il don ha giocato con la simbologia del pesce, marcando nello striscione la figura in maniera da far passare anche un altro messaggio”.

    Il riferimento è al messaggio propugnato dalle Sardine, il movimento che ha portato negli ultimi mesi migliaia di persone nelle piazze di diverse città italiane.

    Il parroco coinvolto, don Matteo Menini, contattato dal Giornale di Vicenza, non ha voluto commentare l’accaduto.

    La parola Ichthýs è la traslitterazione in caratteri latini della parola in greco antico: ἰχθύς, un acronimo usato dei primi cristiani per indicare Gesù Cristo. In italiano, in la frase “contenuta” in quelle sei lettere si legge: “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”. Per lo stesso motivo il simbolo del pesce era molto comune nelle catacombe di Roma.

    Il comune di Schio era già finito sui giornali alla fine di novembre, dopo il “no” alla proposta del Pd sulla posa di alcune Pietre d’inciampo in ricordo delle vittime dell’Olocausto. “Rischiano di portare di nuovo odio e divisioni”, avevano obiettato in quell’occasione i consiglieri di centrodestra.

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