Premio Ischia Internazionale di giornalismo a TPI: il video della premiazione
TPI lo scorso maggio ha vinto il prestigioso Premio Ischia internazionale di giornalismo 2020, giunto alla sua 41esima edizione, per la sezione “web”, per le inchieste sulla gestione sanitaria in Lombardia (qui l’inchiesta completa, a puntate). Nella giornata di ieri, 12 settembre 2020, a Lacco Ameno (Ischia), si è svolta la cerimonia di premiazione a cui ha preso parte anche il direttore di TPI, Giulio Gambino.
Il premio vinto dal nostro giornale è il risultato di un grande lavoro d’inchiesta sul campo svolto dai giornalisti di TPI, a cominciare da quanto scoperto da Francesca Nava ad Alzano Lombardo, sia per quel che riguarda il pronto soccorso che per la mancata istituzione di una zona rossa, e per le rivelazioni e le analisi di Selvaggia Lucarelli sul caso Lombardia, così come sulle RSA. Un lavoro enorme, supportato da tutta la redazione di TPI. Quel lavoro di inchiesta, in seguito al quale la Procura di Bergamo ha aperto un indagine per epidemia colposa, è ora anche diventato un e-Book, pubblicato da Piemme Mondadori.
A premiare TPI è stato il direttore del Tg3 Mario Orfeo. Nella motivazione si legge: “La testata diretta dal giovane Giulio Gambino è ormai una realtà consolidata nel panorama editoriale italiano, con uno zoccolo duro di circa 15 milioni di utenti unici al mese. La guerra alle bufale, in particolare le inchieste che hanno portato alla scoperta degli errori sul Covid-19 in Lombardia, ora sotto la lente della magistratura, negli ultimi mesi hanno rafforzato la credibilità della testata e della sua redazione, sempre in prima linea sugli eventi italiani e internazionali”.
Il direttore Giulio Gambino ha commentato così il prestigioso premio ricevuto: “Sono davvero onorato, è un grande prestigio essere qui e ricevere il premio da Mario Orfeo. Voglio ringraziare tutta la giuria, in particolare Lucia Annunziata e Mario Anselmi. Si tratta probabilmente del più alto riconoscimento in 10 anni di attività giornalistica. Il premio di oggi è frutto del durissimo lavoro fatto da tutti i giornalisti di TPI, penso a Francesca Nava che è di Bergamo, a Selvaggia Lucarelli e molti altri, che hanno fatto un grande lavoro sul territorio”.
I premi sono stati assegnati dalla giuria presieduta da Giulio Anselmi e composta da: Lucia Annunziata, Luigi Contu, Giuseppe De Bellis, Marco Damilano, Enzo D’Errico, Massimo Franco, Luciano Fontana, Carlo Gambalonga, Federico Monga, Mario Orfeo, Fabio Tamburrini, Carlo Verdelli. Oltre a TPI, vincitore della sezione web, durante la cerimonia verranno premiati tutti gli altri vincitori: il fotografo Andrea Frazzetta (premio per le immagini degli “eroi italiani” che hanno combattuto contro il Coronavirus, pubblicate sul New York Times), il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano e il giornalista Andrea Vianello (premio di “giornalista scrittore”), la corrispondente Rai da Pechino Giovanna Botteri (premio “giornalista dell’anno”), Gianni Minà (premio “Giornalista sportivo”) e il giornale L’Eco di Bergamo per i diversi servizi sul Covid-19 che ha colpito la Lombardia.
L’inchiesta di TPI sulla mancata chiusura della Val Seriana per punti:
- Quel 23 febbraio ad Alzano Lombardo: così Bergamo è diventato il lazzaretto d’Italia (Parte I inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- ESCLUSIVO TPI: Una nota riservata dell’Iss rivela che il 2 marzo era stata chiesta la chiusura di Alzano Lombardo e Nembro. Cronaca di un’epidemia annunciata (Parte II inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- Il dirigente condannato, l’assessore incompetente, il direttore pentito. La catena di comando che poteva fermare il virus all’ospedale di Alzano Lombardo ma non l’ha fatto (Parte III inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- Quel decreto del 23 febbraio ignorato da tutti: Alzano e Nembro dovevano essere chiusi anche con un solo positivo
- “In Lombardia non si potevano fare zone rosse, non si poteva fermare la produzione”: parla a TPI il presidente di Confindustria Lombardia
- Coronavirus all’ospedale di Alzano: dopo l’inchiesta di TPI la Procura di Bergamo indaga per epidemia colposa
- Quelle migliaia di vittime che potevamo risparmiarci con la zona rossa ad Alzano e Nembro: i dati che certificano una tragedia
- ”Quel 7 marzo a Bergamo: strade affollate e tutto aperto”: videoreportage di Selvaggia Lucarelli alla vigilia dell’inferno
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- Dopo l’inchiesta di TPI sulla mancata chiusura di Alzano e Nembro, dalla Protezione Civile una prima conferma: la nota riservata dell’Iss era stata letta e valutata dal comitato scientifico
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