“Con il Morandi sono crollate le fondamenta del vivere civile, che è alla base della nostra comunità. La realizzazione del Viadotto San Giorgio primo passo verso il ripristino di questo legame”. A dirlo senza troppi giri di parole è il premier Mario Draghi, in occasione del terzo anniversario del crollo del Ponte Morandi di Genova, tragedia nella quale persero la vita 43 persone. “A Genova, lo Stato ha tradito la fiducia che i cittadini ripongono nei confronti delle istituzioni”, ha detto il presidente del Consiglio.
“Dobbiamo progettare con lungimiranza, costruire con rapidità e attenzione, manutenere con cura. Per questo – ha aggiunto Draghi – voglio ringraziare il Sindaco di Genova, Marco Bucci, il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il Senatore a vita Renzo Piano e tutti coloro che sono stati coinvolti in quest’opera”.
“A tre anni dalla caduta del Ponte Morandi, voglio esprimere la più sentita vicinanza del Governo e mia ai familiari delle 43 vittime, a tutti i feriti, e a chi ancora oggi soffre le conseguenze di quel trauma”, ha affermato l’ex numero 1 della Bce. “Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria, che farà il suo corso. Sono anche consapevole che qualsiasi messaggio non può riportare in vita i vostri cari né cancellare il vostro dolore e quello di tutta la città. Voglio però riaffermare – sottolinea – l’impegno del Governo affinché non si verifichino mai più eventi così tragici e dolorosi”.
La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha voluto rassicurare i familiari delle vittime del crollo di ponte Morandi sui rischi di prescrizione del processo. Lo ha fatto intervenendo dal palco, nel corso della cerimonia di commemorazione, che si è tenuta sotto il nuovo viadotto Genova San Giorgio: “Nelle ultime settimane so che è stata per voi e per tutta la città fonte di preoccupazione l’opinione del tutto destituita di fondamento per cui la riforma del processo penale, approvato dalla Camera, potrebbe frustrare la vostra bruciante domanda di verità e giustizia – ha osservato Cartabia -. L’ho detto più volte e voglio ripeterlo qui davanti a voi, senza possibilità di equivoci: non c’è mai, mai stato alcun rischio per il processo sul crollo di ponte Morandi, anzi”. Cartabia ha aggiunto: “Avendo ascoltato le vostre parole, avendo incontrato alcuni di voi, c’è un pensiero che non posso tacere: bisognerebbe riflettere più di una volta prima di diffondere opinioni che gettano allarme e che gravano di un ulteriore peso chi già porta un così grande dolore”.
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