Polmoniti nei bambini, l’infettivologo e la resistenza agli antibiotici
Se le polmoniti nei bambini registrate in Francia e in Cina, e causate dal mycoplasma pneumonia, sono resistenti agli antibiotici, la colpa è di chi ha impropriamente utilizzato il farmaco durante la pandemia di Covid: lo sostiene l’infettivologo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, Società italiana di malattie infettive e ordinario a Tor Vergata.
Intervistato da La Repubblica, infatti, il medico ha dichiarato a proposito delle polmoniti nei bambini: “Quelle ci sono tutti gli anni. Di solito ne vediamo alcuni casi ma non si diffondono in forma esplosiva. Per ora comunque il problema in Italia non c’è. Faccio notare che questo problema si cura con l’antibiotico, un macrolide che purtroppo è stato usato in modo demenziale in grandi quantità durante il Covid, cioè l’azitromicina che contro il coronavirus non ha alcun effetto. Potrebbe aver creato resistenze e quindi rendere più difficile la cura da infezioni da Mycoplasma pneumoniae”.
Un discorso già affrontato di recente dal collega Matteo Bassetti che pochi giorni fa si era scagliato contro i no vax per lo stesso motivo.
“Quante volte vi ho detto durante il Covid che gli antibiotici non andavano utilizzati nella cura di Sars-CoV-2, che è un virus e non un batterio? Ebbene, averli utilizzate troppo e male, come è stato fatto da molti senza seguire le evidenze scientifiche ha permesso di rendere più forti i batteri” aveva affermato Bassetti.
L’infettivologo, quindi, aveva aggiunto: “Abbiamo reso più forte un batterio come il Mycoplasma pneumoniae su cui, ahimè, nei bambini gli unici antibiotici che si possono utilizzare sono proprio l’azitromicina e in generale i macrolidi. Questi sono i danni fatti da un certo mondo, cure domiciliari, no vax, no vaxismo, e purtroppo questa è la situazione”.