Arrestato nazista torturatore del regime di Pinochet: il 75enne era in vacanza in Versilia
Uno dei capi di un campo nazista in cui venivano incarcerati e torturati gli oppositori del regime cileno di Pinochet è stato arrestato la settimana scorsa in Italia. Reinhard Doring Falkenberg si trovava in vacanza a Forte dei Marmi insieme a una comitiva di pensionati tedeschi al momento dell’arresto, a 16 anni da quando è stato condannato per sequestro di persona in Cile.
Doring Falkenberg, negli anni Settanta era uno dei capi della “Colonia Dignidad”, enclave cilena fondata da nazisti tedeschi fuggiti dalla Germania dopo la seconda guerra mondiale, poi diventata centro di detenzione. Dopo la fine del regime di Pinochet, diverse inchieste e indagini hanno portato alla luce le violenze commesse all’interno della colonia, tra cui abusi di minori e torture sui prigionieri politici tramite anche scosse elettriche.
Il 75enne avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella tortura di almeno tre professori universitari ed esponenti della sinistra cilena: Juan Maino, Antonio Elizondo e la moglie Elizabeth Rekas. Su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale, emesso dopo la condanna definitiva del 2005. Per sfuggire al processo, nello stesso anno era fuggito in Germania dove viveva, prima della segnalazione scattata dopo aver consegnato la carta d’identità all’albergo in Versilia, portando al suo arresto.
Secondo il suo avvocato, Doring Falkenberg non sapeva di essere ricercato, “altrimenti non sarebbe mai venuto in Italia”.
La corte d’appello di Firenze ieri ha respinto la richiesta di scarcerazione, come chiesto anche dal ministero della Giustizia, che ha comunicato alla corte l’assenza di elementi ostativi all’estradizione.