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    Pfizer, una ricercatrice denuncia: pratiche irregolari e dubbi sui dati nella sperimentazione dei vaccini anti-Covid appaltata a una società esterna

    L'accusa lanciata dal British Medical Journal

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 4 Nov. 2021 alle 09:55 Aggiornato il 4 Nov. 2021 alle 11:49

    Pfizer, una ricercatrice denuncia: pratiche irregolari e dubbi sui dati nella sperimentazione dei vaccini anti-Covid appaltata a una società esterna

    Un fornitore di Pfizer è stato accusato di aver “falsificato dati” durante la fase finale della sperimentazione del vaccino anti-Covid prodotto dalla casa farmaceutica statunitense. Lo riporta la prestigiosa rivista specializzata British Medical Journal (Bmj), che cita un’ex dipendente del gruppo Ventavia, incaricato da Pfizer di valutare l’efficacia del suo vaccino. Il laboratorio texano è accusato di non aver rispettato in maniera adeguata gli standard sull’integrità dei dati e la sicurezza dei pazienti durante la fase 3 della sperimentazione, con ritorsioni su dipendenti che “segnalano questo genere di problemi”.

    La fonte principale della rivista è Brook Jackson, dipendente per due settimane di Ventavia a settembre 2020 prima di essere stata licenziata, poche ore dopo aver inviato una segnalazione all’autorità sanitaria statunitense. Nel tempo in cui ha ricoperto l’incarico di direttrice regionale, Jackson ha dichiarato di aver assistito a diverse irregolarità, tali da compromettere l’assegnazione del vaccino in “doppio cieco”. La procedura, necessaria per valutare l’efficacia di un trattamento rispetto a un placebo, richiede che né i pazienti né gli addetti sappiano se hanno ricevuto o somministrato una dose di vaccino o di placebo. Secondo Jackson, era possibile sapere chi aveva ricevuto un placebo e chi il vaccino a causa di irregolarità nell’etichettatura. Nella email inviata alla Food and Drug Administration o Fda prima di essere licenziata, Jackson ha anche fatto riferimento ad altre possibili violazioni, come la mancata conservazione dei vaccini alla corretta temperatura e ritardi nei controlli dei pazienti che hanno riportato effetti collaterali. Secondo la ricercatrice, la segnalazione non ha avuto seguito e Ventavia non risulta tra i laboratori coinvolti nella sperimentazione che sono stati soggetti a ispezione da parte della Fda.

    Pfizer avrebbe invece sottoposto il laboratorio a un controllo dopo essere stata avvisata dei problemi, secondo quanto riportato da un’altra dipendente citata dal Bmj, che ha parlato di un ambiente che non aveva mai trovato in 20 anni trascorsi nella ricerca. Anche un’altra dipendente ha confermato alla rivista diversi aspetti di quanto riportato da Jackson. “Non credo fossero dati puliti”, ha detto. “È un pasticcio pazzesco”.

    Ventavia ha continuato a lavorare per Pfizer in altre quattro sperimentazioni su vaccini: per il nuovo richiamo del vaccino contro Covid-19, per l’uso del vaccino per bambini e adolescenti e per le donne in gravidanza e per un vaccino contro il virus respiratorio sinciziale.

    Circa 1.000 persone hanno preso parte ai test condotti da Ventavia, su 44.000 partecipanti totali. Secondo i risultati della sperimentazione, condotta in 153 siti in tutto il mondo, il vaccino ha un’efficacia del 95% contro Covid-19.

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