I carabinieri del Nas di Roma hanno scoperto un traffico illecito di pesce dalla Cina all’Italia: i prodotti ittici, conservati in scatole di polistirolo, viaggiavano stipati all’interno di valigie trasportate da finti turisti.
I militari hanno sequestrato 260 chili di merce in condizioni sanitarie estremamente rischiose: prodotti che erano destinati a rifornire alcuni locali di cucina cinese e giapponese della Capitale.
I Nas sono al lavoro per ricostruire quello che sembrerebbe a tutti gli effetti un sistema strutturato. Anziché viaggiare in apposite celle frigorifero, il pesce veniva trasportato all’interno di valigie conservate nella stiva degli aerei. Il “corriere” si fingeva turista ma nei suoi bagagli non c’erano vestiti, biancheria o accessori per il bagno, bensì prodotti ittici.
Come scrive il Corriere della Sera, il sospetto di chi indaga è che pesce e crostacei pronti all’uso, trovati avvolti da cellophane o incartati in maniera artigianale, siano stati imbarcati nell’aeroporto di partenza come bagaglio a mano o da stiva per poi essere ripresi all’arrivo e portati fuori dall’aeroporto di Fiumicino senza essere sottoposti ad alcun controllo.
Per i ristoranti destinatari della merce è stata ordinata la sospensione dell’attività.