Un giovane di 20 anni disabile e altri due ragazzi, di cui un minorenne, sono accusati di aver sequestrato e torturato un 50enne in un casolare a Vedelago, in provincia di Treviso: secondo il gruppo, l’uomo sarebbe un pedofilo, e per questo motivo avevano intenzione di punirlo. I carabinieri lo hanno trovato per terra, imbavagliato con del nastro adesivo e stordito da un taser. Sono intervenuti perché temevano che il casolare venisse utilizzato per spacciare droga.
Secondo la testimonianza del 50enne, è stato pestato, minacciato con dei coltelli e rapinato del bancomat e dell’auto. La banda di ragazzini, secondo gli inquirenti, voleva punirlo per aver proposto rapporti sessuali con minorenni. La vittima del pestaggio ha raccontato di aver parlato online con il più giovane del gruppo cercando di organizzare un appuntamento, ma di non sapere che fosse minorenne. Sequestro di persona, rapina aggravata e lesioni personali i reati contestati ai giovanissimi.
Nei confronti del minorenne procede la procura competente. L’avvocata Elisa Breton, che difende il 20enne, vorrebbe richiedere una perizia psichiatrica per una presunta sofferenza mentale che sarebbe all’origine dei suoi comportamenti. Il ragazzo soffre della sindrome di Creuzon, una malattia genetica che comporta anomalie della forma del cranio, della faccia e degli occhi.