Incendio Pecora Elettrica, strappato lo striscione del corteo di solidarietà
“Combatti la paura, difendi il quartiere”. Così recitava lo striscione che è stato il simbolo della manifestazione di solidarietà a La Pecora elettrica, la libreria di Centocelle che è stata devastata da un secondo incendio dopo il primo rogo dello scorso 25 aprile. Poi un nuovo sfregio: giovedì 7 novembre quello striscione è stato strappato.
Era stato appeso proprio sul cancello del parco di via delle Palme, indicato da molti come l’epicentro dei problemi che assediano la strada, a cominciare da fenomeni di spaccio che sarebbero disturbati dalle luci accese da luoghi come la Pecora Elettrica. Un gesto che sarebbe “la riposta” proprio alla manifestazione dei cittadini.
Ieri almeno 3000 persone hanno sfilato per le strade di Centocelle, rispondendo all’odio con la solidarietà. Un fiume di persone, moltissimi gli abitanti del quartiere che hanno voluto manifestare la loro vicinanza al presidio di cultura che qualcuno vuole evidentemente costringere a traslocare.
Un abbraccio collettivo che ha stretto per prima cosa Danilo e Alessandra, i proprietari della Pecora elettrica, e poi tutto il quartiere che si è sentito nuovamente aggredito da chi vuole che via delle Palme rimanga al buio.
“In maniera strafottente, ancora una volta violenta, dopo il passaggio di centinaia di persone, incuranti di poter essere visti o beccati, qualcuno ha distrutto, in modo sprezzante, il simbolo di quello che voleva essere un gesto solidale e di forza”, scrive la pagina Facebook CentoCellule, una delle realtà attive sul territorio.
Mentre proseguono le indagini per individuare gli autori dell’incendio e la comunità di quartiere si organizza per aprire nuovamente la libreria, con lo striscione lacerato continuano gli affronti alla libreria-bistrot.