La paura del Covid lo aveva condotto a isolarsi completamente e così lo hanno ritrovato i poliziotti: morto solo nella sua casa di Roma, in viale dell’Arte, e hanno trovato una cassa d’acqua fuori dalla porta. Antonio Piscel, il nipote del giornalista e avvocato, fondatore del Partito socialista trentino con Cesare Battisti, scomparso nel 1871, era morto da 10 giorni.
A dare l’allarme i vicini di casa, preoccupati perché non lo vedevano e sentivano da 10 giorni. L’uomo non rispondeva e loro, preoccupati, hanno chiamato la polizia. L’appartamento e’ stato passato al setaccio anche dagli investigatori della scientifica. I medici del 118 non hanno potuto fare altro che constatare la morte. Sul corpo non sono stati riscontrati segni di violenza. “Aveva paura di prendere il Covid”, hanno raccontato i vicini.
“Gli avevo portato la spesa la domenica prima – ha detto il figlio – avevo lasciato fuori dalla porta una busta con del cibo e una cassetta d’acqua”. Anche il badante, che non lo vedeva da 15 giorni, ha confermato che il datore di lavoro gli chiedeva “di fargli la spesa e di lasciarla sull’uscio di casa”. Così Antonio Piscel è morto in solitudine a 76 anni, forse a causa di un malore. A stabilirlo con certezza sarà l’autopsia.