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    Addio a Piera Vitali, la staffetta partigiana torturata che non tradì mai i suoi compagni

    Piera Vitali Credits: Anpi

    Arrestata dai fascisti, resistette alle torture e riuscì a scampare alla deportazione nei lager fuggendo dal finestrino di un pullman

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 17 Feb. 2020 alle 13:26 Aggiornato il 18 Feb. 2020 alle 16:01

    Morta Piera Vitali, staffetta partigiana

    Il suo nome da battaglia era “la biondina della Val Taleggio”, così era conosciuta Piera Vitali, la staffetta partigiana morta nella notte del 16 febbraio a 96 anni. Piera Vitali a 20 anni era entrata nella Resistenza come staffetta delle squadre partigiane della Val Taleggio, Valsassina e Val Brembana.

    Piera Vitali venne quindi arrestata e torturata dai fascisti a San Vittore, riuscendo però a scappare mentre veniva trasportata verso i campi di concentramento gestiti dai tedeschi rompendo un finestrino dell’autobus assieme ad altri compagni partigiani. Nonostante le violenze, non tradì mai i suoi compagni. Ad annunciarne la scomparsa l’Anpi provinciale di Bergamo, associazione di cui era componente.

    “Grazie Piera, che la terra ti sia lieve”, scrive su Facebook il presidente dell’Anpi provinciale di Bergamo, Mauro Magistrati.

    Chi era Piera Vitali

    Piera Vitali, Pierina per quanti la conoscevano, era nata il 19 dicembre del 1923 a Settimo Milanese, in provincia di Milano, ma si era trasferita fin da piccola con la famiglia a Sottochiesa di Taleggio, nella Bergamasca.

    Dopo pochi anni, come tanti della sua generazione, si era trovata catapultata nell’incubo della guerra e aveva scelto da che parte stare: a soli 20 anni era diventata staffetta partigiana, collaborando come il fratello Vitalino alla lotta di Liberazione in Val Taleggio, Valsassina e Val Brembana.

    Piera Vitali era stata arrestata dai fascisti, ma nonostante le torture non aveva mai fatto i loro nomi. Il suo destino sembrava segnato: dopo essere stata trasferita nel carcere milanese di San Vittore il 23 dicembre del 1944 venne caricata su un pullman diretto ai campi di concentramento nazista, ma riuscì assieme ad altri partigiani a fuggire dopo aver infranto un finestrino.

    I funerali

    Il presidente dell’Anpi provinciale di Bergamo Mauro Magistrati ha ricordato con affetto la figura della “biondina della Val Taleggio”, invitando chiunque voglia unirsi per l’ultimo saluto ai funerali che si terranno martedì 18 febbraio 2020 alle 14.45 a San Giovanni Bianco, presso la chiesa di San Rocco: “Grazie Piera, che la terra ti sia lieve”.

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