“Avrei da leggere un discorso lungo, ma ho il respiro un po’ affannato; vedete, ancora questo raffreddore che non se ne va! Mi prendo la libertà di consegnare il testo a voi così che lo leggiate. E grazie, grazie tante”. Così oggi Papa Francesco, all’inizio dell’udienza di oggi alla Delegazione della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (Fiuc), in occasione della celebrazione del centenario di fondazione, ha rinunciato a leggere lo scritto preparato per l’occasione.
“Grazie: vorrei ringraziare per questo incontro, per il bene che fanno le università, le nostre università cattoliche: seminare la scienza, la Parola di Dio e l’umanesimo vero. Vi ringrazio tanto”, ha continuato sempre a braccio Francesco. “E non stancatevi di andare avanti: avanti sempre, con la missione tanto bella delle università cattoliche. Non è la aconfessionalità che dà loro identità: è un aspetto, ma non l’unico; è forse quell’umanesimo chiaro, quell’umanesimo che fa capire che l’uomo ha dei valori e che vanno rispettati: questa è forse la cosa più bella e più grande delle vostre università. Grazie tante”, ha concluso il Pontefice. Poi il discorso è stato consegnato ai presenti.
Una notizia che torna a far allarmare i fedeli sulle condizioni di salute di Bergoglio. È da prima di Natale, da quando è stato colpito dall’infezione ai polmoni, che nonostante tutte le cure, Papa Francesco fatica a riprendersi pienamente. L’87enne Bergoglio era stato colpito da una bronchite acuta e infettiva, come lui stesso ha spiegato alla fine di novembre. Anche la scorsa settimana, incontrando un gruppo di comunicatori francesi, il Papa si era limitato a consegnare il testo preparato: “Io vorrei leggere tutto il discorso ma ho un problema, un po’ di bronchite”, aveva detto.