Anche la madre di Paolo Stasi, il 19enne ucciso la sera del 19 novembre sull’uscio della sua abitazione di Francavilla Fontana, nel Brindisino, potrebbe aver avuto un ruolo nella catena di eventi che ha portato alla morte del giovane. La donna figura infatti tra le otto persone indagate: sembra che fosse coinvolta nell’attività di spaccio che avveniva all’interno dell’abitazione in cui i due vivevano.
Tre persone sono invece state arrestate dai carabinieri, due sono in carcere e una ai domiciliari, mentre altre due sono sottoposte ad obbligo di dimora nell’ambito delle indagini sull’omicidio. Tra gli arrestati anche un 18enne, minorenne all’epoca dei fatti. Stasi fu freddato sull’uscio di casa da una persona che probabilmente conosceva bene. Dalle prime indagini emerse che a innescare il delitto furono delle tensioni legate allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Stasi fu raggiunto da due colpi di pistola: l’omicidio scosse particolarmente la comunità francavillese. L’inchiesta ha consentito di ricostruire il movente del delitto: un debito di circa 5.000 euro per droga. In casa di uno degli indagati i carabinieri hanno rinvenuto 8.960 euro e una pistola a gas, denaro diviso in mazzette da 1.000 euro.