Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Pandorogate, Selvaggia Lucarelli: “Chiara Ferragni potrebbe evitare il processo grazie al Codacons”

    Credit: AGF
    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 24 Dic. 2024 alle 12:43

    Ci sono concrete possibilità che l’inchiesta per truffa aggravata a carico di Chiara Ferragni si chiuda con un’archiviazione. Lo scrive Selvaggia Lucarelli, la giornalista che, circa un anno fa, per prima aveva sollevato qualche perplessità sulle attività di beneficenza dell’influencer legata alla vendita di alcuni prodotti, tra l’ormai famigerato pandoro Balocco.

    “La giustizia è uguale per tutti quelli che non possono pagare. Per gli altri, l’opportunità di aggiustare qualche magagna col denaro è spesso a portata di mano”, osserva Lucarelli sul Fatto Quotidiano di oggi, martedì 24 dicembre.

    Le indagini della Procura di Milano si sono concluse lo scorso ottobre e da allora non si ha notizia circa l’eventuale rinvio a giudizio di Ferragni, “ma l’ipotesi che potrebbe vedere Ferragni ‘saldare il conto’ e la Procura richiedere un’archiviazione sembra concreta”, scrive la giornalista.

    In seguito alla Riforma Cartabia, il reato di truffa aggravata non è procedibile d’ufficio se la parte offesa ritira la querela. Proprio questo – secondo Lucarelli – potrebbe essere il caso dell’influencer.

    L’unica parte offesa che figura nell’inchiesta milanese, infatti, è il Codacons, ma l’associazione dei consumatori presieduta da Carlo Rienzi sembra sia in trattative con Ferragni per una transazione che porterebbe, appunto, alla remissione della querela.

    “Tra Ferragni e Codacons sarebbe in corso una trattativa che potrebbe portare, in cambio di una grossa cifra a titolo di risarcimento dei consumatori che il Codacons ‘rappresenta’, al ritiro delle querele”, si legge nell’articolo di Selvaggia Lucarelli. “La palla passerebbe dunque alla Procura di Milano, che a quel punto prenderebbe atto della ‘disponibilità’ dell’indagato a transare con la benedizione della parte offesa e archivierebbe”.

    L’eventuale archiviazione, conclude la giornalista, “non cancellerebbe nulla della condotta di Ferragni, la cui scorrettezza nei confronti dei consumatori è stata sancita dalla multa dell’Antitrust per il pandoro e dall’accordo economico raggiunto per le uova di Pasqua, ma le risparmierebbe un lungo processo con l’inevitabile incognita del suo esito”.

    “In più – aggiunge Lucarelli – gioverebbe enormemente allo storytelling, specie con un’opinione pubblica ancora così accanita, con l’influencer che potrebbe dire: ‘Avete visto? Hanno archiviato, non avevo fatto niente!’. A quel punto, tutta la stampa che per anni l’ha portata in palmo di mano (figuriamoci ora che potrebbe allargare la famiglia con un Tronchetti Provera) sarà pronta a stenderle di nuovo tappeti rossi, lavati a secco per l’occasione”.

    LEGGI ANCHE: Milly Carlucci co-conduttrice del Festival di Sanremo al fianco di Carlo Conti: l’indiscrezione

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version