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    Strage a Palermo: uccide la moglie e due figli, poi si costituisce. “Volevo liberarli dal demonio”. La terza figlia riesce a salvarsi

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 11 Feb. 2024 alle 09:52 Aggiornato il 11 Feb. 2024 alle 16:55

    Ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, un uomo di 54 anni ha ucciso la moglie e due figli di 5 e 16 anni, mentre un’altra figlia di 17 anni è riuscita salvarsi. Dopo il delitto, l’uomo ha chiamato i Carabinieri e si è fatto trovare a Casteldaccia, a pochi chilometri dal luogo della strage, dove è stato arrestato.

    Il triplice omicidio è stato scoperto nella notte tra sabato 10 e domenica 11 febbraio nella casa dove viveva la famiglia, ma sembra che risalga a 36 ore prima.

    L’assassino si chiama Giovanni Barreca e lavora come muratore: i resti di sua moglie, Antonella Salamone, sono stati trovati carbonizzati nel giardino dell’abitazione, sepolti sotto un cumulo di terra. I due figli uccisi si chiamavano Emanuel e Kevin: sembra che uno dei due sia stato soffocato con una catena.

    La terza figlia, 17enne, sarebbe stata drogata e “sequestrata” nell’abitazione con i cadaveri dei fratelli: la ragazza avrebbe riferito agli inquirenti di essere stata svegliata nel cuore della notte dalle grida del padre, che farneticava su presenze demoniache nell’abitazione.

    Secondo le prime indagini dei carabinieri, l’uomo era ossessionato dalla religione: “Mia moglie e i miei figli erano posseduti da Satana” avrebbe ripetuto più volte agli inquirenti.

    I militari non escludono la pista della setta e indagano sul presunto coinvolgimento di una coppia di conoscenti della famiglia.

    “Giovanni Barreca mi sembrava diabolico, avevo paura di lui. Parlava del diavolo, una volta spense la luce di una madonnina che avevo nel mio giardino, perché diceva che esisteva solo Dio”, ha dichiarato ai microfoni della Rai una vicina di casa.

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