Coronavirus, gli Stati che hanno chiuso le frontiere a chi viaggia dall’Italia
Italiani al centro del mirino internazionale a causa dell’epidemia di Coronavirus. Aumentano i Paesi che vietano l’accesso o inducono restrizioni a coloro che arrivano dall’Italia.
Alcune nazioni hanno deciso di vietare completamente l’ingresso agli italiani, o a chi è stato in Italia nelle ultime due settimane. Altri adottano misure preventive come la quarantena, imposta o volontaria. Per il momento la maggior parte dell’Europa e dei Paesi occidentali non ha imposto grosse limitazioni. Tuttavia sono sempre di più i governi che sconsigliano viaggi e vacanze in Italia.
Italiani? No grazie
Il Coronavirus sta ridisegnando le frontiere globali e la paura del contagio ha forti conseguenze su chi si sposta. Prima è stato il caso della Cina, ora è il turno dell’Italia.
Il mondo guarda con sospetto e paura al nostro paese e all’epidemia che la sta attraversando. E così, se fino a qualche giorno fa potevamo vantare uno dei migliori passaporti al mondo, oggi sono numerosi i Paesi in cui gli italiani non sono i benvenuti.
Coronavirus: i paesi vietati agli italiani
L’ultimo in ordine di tempo ad aver proibito l’ingresso a cittadini italiani è stato Israele dove, il 27 febbraio, l’autorità per l’immigrazione ha rifiutato, in base alle nuove disposizioni, l’ingresso ad alcuni passeggeri provenienti dall’Italia.
Tra gli altri Paesi vietati agli Italiani per il Coronavirus, El Salvador che ha disposto un divieto d’entrata ai viaggiatori provenienti da Italia e Corea del Sud. Allargate anche alla Thailandia la disposizioni imposte dal Kuwait. In Iraq invece, il governo di Baghdad ha deciso di chiudere le frontiere agli italiani e a chi arriva da Cina, Thailandia, Corea del Sud, Giappone, Singapore e Iran.
Vietati gli ingressi anche al paradiso turistico delle Mauritius così come la Giordania, altra meta molto gettonata. Sul sito di Viaggiare Sicuri della Farnesina si legge che alle Seychelles “le autorità locali hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni”. Misure precauzionali simili sono state prese anche da Turkmenistan, Capo Verde, Bahrein e Arabia Saudita. Il Vietnam si avvale invece della “facoltà di adottare misure restrittive all’ingresso, fino al respingimento in frontiera, con scarso o nessun preavviso, nei confronti di viaggiatori provenienti da altre aree a rischio”, quindi anche l’Italia.
Quarantena obbligatoria
Meno drastiche ma comunque molto restrittive le misure adottate da Eritrea, Tagikistan, Kirghizistan e Saint Lucia. Quest’ultimi hanno deciso di imporre una quarantena precauzionale ospedaliera di 14 giorni ai viaggiatori che arrivano dall’Italia. Taiwan e Kazakhstan impongono anch’essi la quarantena, ma domestica. Nel caso della Romania la misura vale solo per coloro che arrivano dalle zone rosse, ovvero Lombardia e Veneto. In Cina invece, tutti i cittadini, anche stranieri, in arrivo sia dall’estero che da altre località cinesi, sono sottoposti a quarantena.
Controlli sanitari
La decisione di effettuare controlli sanitari su viaggiatori provenienti dall’Italia e cittadini italiani, invece, è stata presa da Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Sud Africa, Grecia e Cipro. Alla lista si aggiunge la Lituania che limita però la misura alle sole regioni considerate a rischio. In Croazia, Libano e Cuba, invece, se si presenta febbre o lievi sintomi di malattia, scatta la misura di quarantena obbligatoria in ospedale, per almeno 14 giorni. In Repubblica Ceca, è stato dedicato un gate apposito all’aeroporto di Praga per i voli provenienti dall’Italia, con screening mirati e misure igieniche aumentate.
Coronavirus, auto isolamento
Per il momento Londra non ha intenzione di bloccare i voli da e per l’Italia. Su questa tratta si spostano annualmente 3 milioni di turisti britannici, senza contare i cittadini italiani che risiedono in Gran Bretagna: 700 mila persone. È richiesto però un auto isolamento di 14 giorni a chi arriva dal Nord Italia e presenta sintomi, anche leggeri, della malattia. La stessa precauzione l’hanno adottata Irlanda, Lussemburgo.
Sempre più numerosi invece gli Stati che sconsigliano i viaggi in Italia. Tra questi ricordiamo Francia, Spagna, Grecia, Turchia, Russia, India.