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    Padova, ordinano champagne e fuggono senza pagare il conto. Ma lasciano sul tavolo una “traccia” che rischia di fregarli

    Credit: Pixabay
    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 29 Lug. 2024 alle 12:26

    A Este, in provincia di Padova, due ragazzi sono entrati in un locale, hanno ordinato una bottiglia di champagne da 80 euro, l’hanno bevuta e poi se sono andati senza pagare il conto. Ma hanno lasciato sul tavolo qualcosa che potrebbe consentire alle forze dell’ordine di identificarli.

    Il titolare del locale, il ristorante “Al Porti.Co”, ha raccontato l’accaduto sui social e ora è pronto a denunciare alle autorità i due clienti morosi, che a suo dire avrebbero lasciato dei conti non pagati anche in altri locali della zona.

    L’episodio nel suo ristorante risale alla sera di mercoledì 24 luglio. Il locale era pieno, era la sera in cui a Este, nell’ambito dell’Este Music Festival, c’era il concerto di Antonello Venditti al Castello Carrarese.

    I due, ricostruisce Diego Volpin, proprietario del ristorante, si sono seduti nei tavoli esterni: “Hanno consumato il tutto tranquillamente – dice – e richiesto successivamente il conto. Purtroppo eravamo pieni ed avevamo anche altri tavoli da seguire nel mentre, quindi approfittandosene della confusione, non si sono recati poi alla cassa ma si sono dati alla fuga lasciando ‘simpaticamente’ al posto dei soldi una loro multa presa nel pomeriggio”.

    Proprio quel gesto sprezzante, però, adesso potrebbe metterli nei guai. “C’è anche il numero del documento d’identità presentato per l’emissione della sanzione presa ad Ospedaletto Euganeo”, fa notare il ristoratore.

    Volpin ne ha parlato anche con il quotidiano Il Messaggero: “In un primo momento – spiega – avevo pensato di lasciar correre. Non sono 80 euro che mi fanno ricco e allo stesso tempo un ammanco di questa portata non mi manda sul lastrico. Nei giorni successivi tuttavia ho appreso che questa coppia non si è limitata a una bravata isolata nel mio locale, ma recentemente avrebbe fatto lo stesso in un’enoteca e in un ristorante giapponese. E non si esclude che anche altrove abbiano utilizzato la medesima tecnica per mangiare e bere gratis”.

    Il titolare annuncia quindi che denuncerà i due alle forze dell’ordine: “Il mio obiettivo, e penso di parlare a nome anche di altri colleghi del ramo della ristorazione, è fermarli”, chiarisce. “Pare possano essere due trentenni. Non è giusto che si prendano gioco di chi lavora duro. Voglio precisare che capita spesso che arrivi al ristorante qualcuno che oggettivamente ha bisogno di un aiuto. Non ho mai negato un pasto caldo a nessuno e ho sempre offerto da bere a chi mi ha chiesto un piccolo sostegno. Tuttavia non accetto che si prenda in giro la gente e in questo caso divento rigido e procedo con la denuncia”.

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