Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Ottavia Piana, sarà l’assicurazione a pagare i soccorsi per la speleologa intrappolata in una grotta dell’Abisso Bueno Fonteno

    Foto tratta dal profilo Facebook di Ottavia Piana
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 18 Dic. 2024 alle 13:04

    Ottavia Piana, chi paga i soccorsi per la speleologa intrappolata nella grotta

    Chi paga i soccorsi per Ottavia Piana, la speleologa rimasta intrappolata per oltre tre giorni in una grotta dell’Abisso Bueno Fonteno?

    Sui social network molti utenti hanno manifestato il proprio malumore nei confronti della 32enne bresciana, speleologa del circolo Cai (Club Alpino Italiano) di Lovere, in provincia di Bergamo.

    “È stata imprudente”, “Se l’è cercata”, “Lei gioca a esplorare le grotte e noi contribuenti dobbiamo pagare le spese per tirarla fuori”, sono solo alcuni dei commenti apparsi nelle ultime ore in rete.

    In realtà, Piana era lì per svolgere un importante lavoro di mappatura del sottosuolo. E a pagare i soccorsi non sarà la collettività, ma la compagnia assicurativa Axa, come vedremo più avanti.

    Ottavia Piana: cosa è successo

    Lo scorso sabato 14 dicembre Ottavia Piana è rimasta bloccata in una cavità dell’Abisso Bueno Fonteno, in provincia di Bergamo, mentre mappava una zona a 400 metri di profondità.

    Situata nel Comune di Fonteno, l’Abisso Bueno Fonteno, con i suoi 515 metri di profondità, è la grotta più estesa della Bergamasca e fra le prime venti grotte per estensione dell’Italia.

    Lunga complessivamente 19 chilometri, al suo interno si trovano grotte, canyon, pareti verticali e corsi d’acqua che diventano torrenti durante le piogge.

    Piana – dopo tre giorni nella grotta – è stata estratta dai soccorritori all’alba di oggi, mercoledì 18 dicembre [Qui il video del salvataggio].

    Le attività di soccorso hanno visto impiegati 159 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da 13 regioni italiane.

    Durante le operazioni, la speleologa, infortunata – e ora ricoverata all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo -, è stata costantemente monitorata e assistita da sei medici e otto infermieri del Soccorso Alpino e Speleologico.

    Già nel luglio 2023 la 32enne era rimasta intrappolata nell’Abisso Bueno Fonteno: in quel caso ci vollero circa due giorni per estrarla.

    Nei giorni scorsi, durante le operazioni di soccorso, la 32enne, sconsolata, ha affermato di voler abbandonare la speleologia.

    Ottavia Piana, chi paga i soccorsi

    Ottavia Piana, considerata una speleologa esperta, fa parte del Cai di Lovere. Il Club Alpino Italiano e la Società Speleologica Italiana collaborano storicamente nel campo della speleologia.

    L’ente di riferimento della Scuola Nazionale di Speleologia del Cai è la Società Speleologica Italiana, riconosciuta come un’associazione di protezione ambientale dal Ministero dell’Ambiente.

    Dal 2020 la Società Speleologica Italiana ha ratificato una polizza infortuni con la compagnia assicurativa Axa che copre gli speleologi durante l’attività esplorativa. A confermarlo è il presidente Sergio Orsini, interpellato sul punto da La Stampa.

    Nei giorni scorsi lo stesso Orsini ha sottolineato sui social come le attività degli speleologi come Ottavia Piana “non sono solo un’impresa sportiva, ma rappresentano un contributo fondamentale alla mappatura del sottosuolo e all’analisi di risorse vitali come l’acqua che beviamo”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version