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    Ospedale in Fiera Milano, Bertolaso: “Non chiuderà mai, me lo ha assicurato Fontana”

    Credit: ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 21 Mag. 2020 alle 11:34 Aggiornato il 21 Mag. 2020 alle 15:20

    Ospedale in Fiera Milano, Bertolaso: “Non chiuderà mai”

    “Se c’è una persona che è preoccupata che questi soldi siano stati gestiti in assoluta trasparenza e che ci sia una rendicontazione puntuale di quello che è stato speso, quella persona sono io. Ieri sera il presidente Fontana mi ha detto ‘non lo chiuderemo mai'”. L’ospedale Covid-19 installato nei locali della Fiera di Milano non chiuderà. A dirlo è Guido Bertolaso, intervistato da Agorà su Rai 3. L’ex capo della protezione civile era stato chiamato da Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, per coordinare la realizzazione dei padiglioni di terapia intensiva a Fiera Milano City e ora traccia un bilancio dell’esperienza, riferendosi alle notizie circolate negli ultimi giorni, secondo cui quei padiglioni, gestiti dal Policlinico, sarebbero in procinto di essere smantellati.

    Nelle ultime settimane attorno alla questione si era acceso un intenso dibattito, culminato con le proteste in aula a Montecitorio di questa mattina dopo che il deputato M5S Ricciardi ha parlato degli sprechi nella Regione. Come riportato da TPI in un articolo firmato da Lorenzo Tosa, il nuovo ospedale è stato inaugurato e mostrato al mondo intero il 31 marzo come l’emblema dell’efficienza del modello sanitario lombardo. Ma sin dall’inizio si è rivelato un fallimento annunciato. Quel giorno, a tenere banco sono state le immagini del maxi-assembramento di giornalisti e invitati vari, in barba a ogni principio di sicurezza e senza il rispetto del metro di distanza regolamentare. Sarebbero stati solo 24 i malati Covid che sono stati ricoverati in Fiera.

    Nel corso del suo collegamento con Agorà, il consulente della Regione Lombardia racconta di aver detto al governatore di rendere quel sito un vero e proprio Covid hospital che potrà esser utile per una nuova ondata di contagi. “Con il presidente Fontana siamo già d’accordo che lui e anche l’ente Fiera, in tempi rapidissimi, renderanno pubblici sul loro sito tutti i soldi che hanno ricevuto e da chi li hanno ricevuti e come li stanno spendendo”, ha proseguito Bertolaso. “Ho avuto una conversazione telefonica con un cittadino di Milano perché avevo letto che lui era seccato del fatto che aveva donato 10mila euro per realizzare l’ospedale Fiera Milano e poi aveva letto da qualche parte che l’ospedale sarebbe stato smantellato e, molto giustamente chiedeva se questa notizia fosse vera”.

    L’esposto in Procura: “Ogni paziente è costato 840mila euro”

    I Cobas hanno presentato un esposto in procura per denunciare la Regione Lombardia sulla vicenda del padiglione adibito a reparto di terapia intensiva Covid. Nella vicenda “ha prevalso la necessità propagandistica sul bene rappresentato dalla salute pubblica. Infatti in quei giorni l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, con centinaia di morti e medici allo stremo, lanciava la sua candidatura a sindaco di Milano”, scrivono gli autori dell’esposto.

    L’operazione, secondo i sindacati di base, “presenta fronti di criticità, con profili di possibile interesse della magistratura, anche penale, che meritano di essere approfonditi”. Alla costruzione del padiglione hanno contribuito 21 milioni e 153mila euro derivanti da 1560 donatori privati, fra cui 10 milioni di Silvio Berlusconi, ma a detta dei Cobas la vicenda dello “spreco di risorse”, ha “rilevanza per gli interessi anche pubblici tutelati”, ovvero la salute generale in una situazione di pandemia. Bertolaso difende la trasparenza sul denaro utilizzato: “Fontana e l’Ente Fiera, in tempi rapidissimi, renderanno pubblici tutti i soldi che hanno ricevuto, da chi li hanno ricevuti e come li stanno spendendo. Ma soprattutto, Bertolaso difende la scelta dell’ospedale Covid-19 e anzi aggiunge di avere suggerito a Fontana di cogliere l’occasione per realizzarne uno ancora più completo: “Se ci sarà un ritorno dell’epidemia nel prossimo inverno – ha spiegato – occorre complementare l’ospedale con anche il pronto soccorso, il triage e i letti di bassa intensità dove si ricoverano i pazienti che non hanno bisogno della rianimazione”.

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