Orsa Amarena, avviso di garanzia a Leombruni: “Non dormo da 3 giorni, ricevo in continuazione minacce”
La procura di Avezzano ha notificato un avviso di garanzia ad Andrea Leombruni, il 56enne di San Benedetto dei Marsi accusato di aver ucciso con un colpo di fucile l’orsa Amarena, simbolo del Parco Nazionale dell’Abruzzo-Lazio e Molise. Leombruni è indagato per uccisione di animale per crudeltà o senza necessità.
“Ho sbagliato, l’ho capito subito dopo aver esploso il colpo… i carabinieri li ho chiamati io”, ha dichiarato all’Ansa il 56enne, indicando poi il luogo da cui ha esploso il colpo, un pollaio.
“È successo qui in uno spazio piccolissimo io mi ero appostato per vedere chi fosse, mi sono trovato all’improvviso quest’orso ed ho fatto fuoco per terra, non ho mirato, il fucile aveva un solo colpo”.
Per accertare la dinamica, la procura ha incaricato l’esperto di balistica, Paride Minervini, che dovrà stimare la traiettoria del colpo che ha ucciso l’orsa rispetto alla posizione dell’indagato.
Nell’intervista all’Ansa, Leombruni ha detto di aver ricevuto numerose minacce. “Sono tre giorni che non dormo e non mangio, non vivo più, ricevo in continuazione telefonate di morte, messaggi; hanno perfino chiamato mia madre 85 enne, tutta la mia famiglia è sotto una gogna”, ha detto. L’uomo ha denunciato presso la stazione carabinieri le minacce di morte ricevute.