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    Palermo, gli orchestrali della Sinfonica stroncano Beatrice Venezi: “Non sa dirigere”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 23 Gen. 2024 alle 18:14

    I musicisti dell’Orchestra Sinfonica Siciliana stroncano Beatrice Venezi, dopo essere stati diretti da lei per due serate al teatro Politeama di Palermo. A riportare le critiche è Repubblica, che cita tre orchestrali molto critici verso la direttrice 34enne.

    Venezi “ha solo complicato il nostro lavoro, sarebbe stato più facile suonare senza di lei”, sostiene Claudio Sardisco, flautista dell’orchestra da quasi quarant’anni. “La scena se l’è presa lei, ma il lavoro ‘sporco’ lo abbiamo fatto noi orchestrali”.

    Il flautista racconta che la Sinfonica si è “dissociata” dalla direzione orchestrale: “Dopo le prove – riferisce – abbiamo avuto dei problemi con la direttrice e abbiamo concordato con i colleghi più giovani di non guardarla in modo da riuscire a coordinarci concentrandoci solo sull’ascolto reciproco: ce la siamo dovuta cavare da soli perché i gesti di Venezi non erano coerenti con l’esecuzione musicale”.

    Venezi direttrice artistica di TaoArte e consulente del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è divenuta nota al grande pubblico alcuni anni fa per aver precisato che preferisce farsi chiamare “direttore” anziché “direttrice”. Nel 2017 è stata segnalata dal Corriere della Sera fra le 50 donne più creative dell’anno e nel 2021 ha co-condotto insieme ad Amadeus una serata del Festival di Sanremo.

    “Posso non essere d’accordo con le sue idee, ma quando si suona conta solo la musica e la politica resta fuori”, osserva il violinista Luciano Saladino. “Il problema è che la vedi da fuori e ti sembra pure brava, poi però lavorandoci ti accorgi che non è in grado di seguire l’orchestra”.

    “La spinta mediatica l’ha portata più in alto di quello che merita – aggiunge Saladino – e mi ha dato fastidio che, in un programma ricco come quello della Sinfonica di quest’anno, sia stata presentata come se fosse Bernstein: è un’offesa a chi questo mestiere lo fa con fatica, studio e devozione senza sottostare a logiche clientelari e a giochi di potere”.

    Anche il giudizio della violinista Ivana Sparacio è lapidario: “Chiunque venga a dirigerci merita la nostra professionalità, ma Venezi non rientra certo tra i direttori d’orchestra con cui mi possa vantare di avere lavorato: è un fenomeno mediatico, spettacolarizza la musica”.

    Tra i musicisti della Sinfonica c’è però anche chi difende la direttrice d’orchestra. Il primo violino Pasquale Faucitano, ad esempio, la definisce “una professionista seria e preparata che ha voglia di lavorare e di proporre le sue idee”, mentre Stefania Tedesco, che suona l’oboe, ritiene che il lavoro di Venezi sia “ben svolto soprattutto nei tempi lenti, anche se dovrebbe migliorare alcuni dettagli a livello tecnico, specie per quanto riguarda il controllo dell’orchestra”.

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