Operai morti in un cantiere a Roma: chi erano Paolo Pasquali e Stefano Fallone
Questa mattina, lunedì 20 luglio 2020, sono morti a Roma due operai dopo essere caduti da un’impalcatura nel cantiere di Vigna Murata dove stavano lavorando. Il fatto è avvenuto verso le 10.40 di oggi, mentre i due stavano tagliando una trave di cemento in piazza Lodovico Cerva. Le vittime sono Paolo Pasquali, di 29 anni, e Stefano Fallone di 53.
I due operai hanno fatto un volo di oltre venti metri, che è risultato fatale. Sul posto sono prontamente intervenuti, oltre ai vigili del fuoco, i poliziotti dei commissariati Tor Carbone ed Esposizione e la Polizia Scientifica. Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. A dare l’allarme sono stati i passanti, che hanno chiamato il 112 per chiedere l’arrivo immediato dei soccorsi.
Purtroppo gli uomini del 118, giunti sul luogo dell’incidente, non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei due operai. Gli inquirenti, dopo l’apertura del fascicolo per omicidio colposo, dovranno chiarire se il tragico episodio si sarebbe potuto evitare e in particolare se sono state violate le norme di sicurezza. Le salme di Paolo Pasquali e Stefano Fallone sono state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria.
“I due operai morti avevano l’imbracatura ma chi doveva verificare che fosse agganciata correttamente non lo ha fatto” ha dichiarato Gianni Lombardo, della Fillea Cgil. “Il lavoratore può anche commettere un errore, ma dev’esserci sempre qualcuno che sovrintende, un preposto o capo cantiere della ditta. Il problema della sicurezza in Italia è già noto ed importante che nasce dalla formazione e dai controlli. Due morti che si aggiungono a tutti gli altri: negli anni non è cambiato nulla, la crisi ha peggiorato la situazione”, ha aggiunto.