Open Arms, Matteo Salvini: “Vergogna, è battaglia politica. Io non mollo”
Salvini attacca la Open Arms, ancora ferma in rada davanti a Lampedusa. “In 16 giorni sareste già tranquillamente arrivati a casa vostra in Spagna. Quella delle ONG è una battaglia politica, non certo umanitaria, giocata sulla pelle degli immigrati. Vergogna. Io non mollo”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’interno Matteo Salvini allegando un post con cui Open Arms stigmatizza il fatto che, dopo 16 giorni, non è stata ancora trovata una soluzione. Intanto, la situazione a bordo è molto complicata: c’è tensione tra le 134 persone sulla nave.
Open Arms, Salvini mantiene i porti chiusi
La Open Arms è in rada in acque territoriali italiane con 134 migranti a bordo soccorsi al largo della Libia a inizio agosto. La nave è in attesa di ricevere l’autorizzazione ad attraccare.
Si tratta del diciassettesimo giorno in cui l’equipaggio e i migranti vivono in soli 37 metri di lunghezza: “La Open Arms è una bomba ad orologeria. Se non si interviene immediatamente la prima miccia la farà esplodere”, dice il comandante della nave Marc Reig.
Sono già avvenuti a bordo atti di autolesionismo o di violenza, con le 134 persone in lacrime per la tensione da ieri.
L’inchiesta della Procura
La polizia giudiziaria si è recata dalla Guardia costiera a Roma, inviata dal procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, il coordinatore dell’inchiesta che al momento è senza indagati.
Dopo la presentazione di un esposto da parte della Open Arms, la Procura indaga anche per le ipotesi di reato di sequestro di persona, violenza privata e abuso d’ufficio.