Omicron, allarme da istituto Usa: “A metà febbraio Italia rischia più di 500 morti al giorno”
I decessi dovuti all’ultima ondata della pandemia, spinta dalla nuova variante omicron, potrebbero continuare ad aumentare fino a metà febbraio, a più di tre volte i livelli attuali. È la previsione dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme), l’istituto dell’Università di Washington finanziato dalla fondazione di Bill e Melinda Gates, che ipotizza per metà febbraio un numero di decessi quotidiani compreso tra 350 e 580, pari ai livelli di gennaio dell’anno scorso. Negli ultimi giorni il dato si è attestato tra i 111 morti riportati il 1° gennaio e i 231 di ieri. La stima dell’istituto, che dipende dall’andamento di variabili come l’utilizzo delle mascherine e delle gravità di omicron, prevede un picco di oltre 500 mila casi al giorno a fine gennaio.
“Non è escluso che ci si avvicini ai 500 mila casi al giorno, come dice l’istituto dell’Università di Washington”, ha detto a La Repubblica Lorenzo Monasta, epidemiologo dell’ospedale Burlo Garofolo di Trieste, che collabora con l’Ihme. “L’occupazione dei letti ospedalieri salirà ma non arriveremo ai livelli dei momenti più duri della pandemia”, ha aggiunto, affermando che il picco dei contagi potrebbe arrivare anche prima di quanto previsto, tra il 20 e il 30 di gennaio, per la rapidità della diffusione di omicron.