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    Omicidio Scazzi: 11 condanne per depistaggi, 4 anni a zio Michele, 5 a Ivano Russo, il ragazzo conteso da Sabrina Misseri e la cugina Sarah

    Le pene sono state inflitte dal giudice monocratico del tribunale di Taranto Loredana Galasso nella serata di martedì 21 gennaio

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 22 Gen. 2020 alle 13:46

    Omicidio Sarah Scazzi: 11 condanne per depistaggi, 4 anni a zio Michele

    Il giudice monocratico del tribunale di Taranto Loredana Galasso ha inflitto 11 condanne ad altrettanti imputati nel processo sui depistaggi inerenti alle indagini sull’omicidio di Sarah Scazzi: tra i condannati figura anche lo zio della vittima, Michele Misseri.

    La decisione del giudice è arrivata nella serata di martedì 21 gennaio.

    Delitto di Avetrana, la ricostruzione completa della storia

    A Michele Misseri, già condannato nel processo principale in via definitiva a 8 anni di carcere per soppressione di cadavere, sono stati inflitti 4 anni di reclusione per il reato di autocalunnia: l’uomo, infatti, si autoaccusò dell’omicidio della nipote per coprire la figlia Sabrina, autrice del delitto, e la moglie Concetta Serrano, condannata per concorso in omicidio.

    La pena più alta, invece, è stata inflitta a Ivano Russo, che è stato condannato a 5 anni per le ipotesi di false informazioni al pm e falsa testimonianza alla Corte d’Assise.

    Il giovane di Avetrana è considerato il “movente” dietro cui si nasconde l’omicidio di Sarah Scazzi.

    Secondo la ricostruzione dei pm, infatti, Sabrina Misseri era innamorata di Ivano Russo, fino ad esserne praticamente ossessionata.

    La gelosia di Sabrina nei confronti di Ivano e Sarah, i quali avevano un affettuoso rapporto di amicizia, avrebbe poi scatenato la furia omicida della giovane Sabrina.

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