Omicidio Sacchi: il mediatore di Del Grosso accusa Anastasiya
Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi, il cui omicidio continua a essere avvolto nel mistero, avrebbe avuto un ruolo centrale nella compravendita della droga: ad affermarlo è Simone Piromalli, mediatore di Valerio Del Grosso, esecutore materiale del delitto, che accusa la giovane babysitter.
Secondo quanto ricostruito fino ad ora, infatti, la sera in cui avviene l’aggressione, il 23 ottobre, Valerio Rispoli e Simone Piromalli vengono inviati all’Appio Latino da Valerio Del Grosso, il pusher che dovrebbe vendere la droga al gruppo di amici di Luca Sacchi (qui il suo profilo) e che poi sparerà a quest’ultimo, per verificare che effettivamente i ragazzi abbiano i soldi per acquistare gli stupefacenti.
I due raccontano due versioni discordanti sulla trattativa, ma che coinvolgono in entrambi i casi la babysitter di origine ucraine.
Secondo Valerio Rispoli, infatti, quando lui è arrivato di fronte al pub John Cabot per verificare che Giovanni Princi e altri suoi amici avessero il denaro per acquistare la droga, una ragazza si era avvicinata al gruppo, aveva lasciato uno zaino in prossimità di una macchina e si era allontanata.
A quel punto, Giovanni Princi, amico del liceo di Luca Sacchi, aveva preso lo zaino, di colore rosa e da donna, e lo aveva aperto, mostrando agli intermediari di Del Grosso i soldi. Dopodiché aveva richiuso lo zaino e lo aveva nuovamente appoggiato alla vettura. Lo zaino, dunque, veniva ripreso da una ragazza che successivamente si allontanava nuovamente.
L’altro mediatore, Simone Piromalli, che secondo quanto svela Il Messaggero è ritenuto dalla procura “il più sincero con ogni evidenza”, racconta di tre ragazzi e una ragazza interessati alla trattativa.
Questi dovrebbero essere Luca Sacchi, Giovanni Princi, Domenico Costanzo Munoz, che a breve potrebbe essere indagato per favoreggiamento, e Anastasiya Kylemnyk. Secondo Piromalli, però, la trattativa si è svolta in maniera diversa da come raccontata da Rispoli.
Piromalli, infatti, racconta di aver visto una ragazza che apriva uno zaino di colore rosa dal quale estraeva una mazzetta di soldi. Piromalli in seguito rivedrà la giovane “in ginocchio che teneva per il braccio un ragazzo disteso a terra sanguinante”.
In entrambe le versione dei due mediatori, dunque, Anastasiya Kylemnyk ha un ruolo centrale nella trattativa per l’acquisto della droga.
Un racconto che smentisce la versione della ragazza, la quale ha smentito di aver partecipato a qualsiasi scambio di sostanze stupefacenti, affermando anche che i soldi nel suo zaino le erano stati messi da Giovanni Princi senza sapere a quanto ammontasse la cifra.