Omicidio Roma: celebrati i funerali di Luca Sacchi, ragazzo ucciso all’Appio
Si sono svolti a Roma i funerali di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso nella Capitale esattamente due settimane fa e il cui omicidio, avvenuto per motivi ancora da chiarire, ha sconvolto il quartiere Appio Latino e non solo.
La funzione è iniziata poco dopo le 14 presso la chiesa del Santissimo Nome di Maria, in via Centuripe, a pochi metri da dove il giovane viveva con la sua famiglia, in via Vittorio Fiorini, e non molto distante da dove il personal trainer 24enne è stato ucciso la sera del 23 ottobre.
Prima dell’inizio della messa, alcuni amici hanno reso omaggio a Luca sfrecciando in moto davanti alla parrocchia, gremita di persone che hanno voluto salutare Luca per l’ultima volta.
“Facciamo che la morte di Luca sia per tutti noi motivo di vita”, ha detto il sacerdote durante l’omelia, mentre il cugino Roberto ha affermato: “Ancora oggi non riesco a realizzare quello che è accaduto. Non è giusto che accadano cose del genere alle persone buone in un mondo ormai allo sbaraglio”.
“Luca era un ragazzo d’oro – ha continuato il cugino – che tutti i genitori avrebbero voluto come figlio. Sempre sorridente. Ognuno di noi ha un destino, ma questo è troppo. Non abbandonare mai tuo padre, tua madre e Federico. Da oggi sarai il loro angelo. Non ti dimenticheremo mai”.
Una volta terminata la funzione, un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro, ricoperto da una grande corona di rose bianche con una fascia con su scritto: “Mamma, papà e Federico”.
Alla cerimonia non ha partecipato Anastasiya (qui il suo profilo), la fidanzata di Luca Sacchi, che era con lui la sera in cui il ragazzo è stato ucciso a Roma e il cui racconto dello svolgersi dei fatti non ha mai pienamente convinto gli investigatori.
Proprio sul fronte delle indagini, i prossimi giorni potrebbero rivelarsi decisivi per la soluzione del caso, che presenta ancora molti punti oscuri. La ragazza dovrebbe essere riascoltata nelle prossime ore insieme ad altri testimoni oculari, che si trovavano nel pub John Cabot, dall’altro lato della strada da dove è avvenuto il delitto, all’angolo tra via Teodoro Mommsen e via Franco Bartoloni.