Un uomo di 56 anni ha ucciso il padre di 91. Il drammatico episodio è avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 aprile, nel quartiere di Molassana, a Genova. Il 56enne, dipendente di una ditta di vernici, nella notte ha ucciso a martellate il padre.
Dopo aver compiuto l’omicidio, l’uomo ha tentato il suicidio lanciandosi dal balcone del terzo piano in cui l’anziano viveva, in via D’Aquisto. Il 91enne è stato trasportato d’urgenza in ospedale, ma è morto poco dopo.
Il figlio 56enne è stato ricoverato per le fratture alle gambe dovute dell’impatto a terra dal terzo piano dell’appartamento da cui si è lanciato. A sostenere che il 56enne abbia usato un martello per aggredire e uccidere il padre sarebbero stati gli investigatori della squadra mobile di Genova.
Secondo alcune testimonianze, sembra che il rapporto tra padre e figlio negli ultimi mesi si sarebbe deteriorato. I vicini di casa hanno riferito che i due litigavano continuamente. La salute del padre anziano non era delle migliori e a questo si sommava la tensione del lavoro difficile del 56enne.
L’omicidio si sarebbe consumato attorno alle tre e mezza di notte. Il 56enne, forse arrivato allo stremo della sopportazione, si sarebbe introdotto nella camera da letto dell’anziano, colpendolo più e più volte con un martello.
Subito dopo, l’uomo resosi conto di quanto aveva appena fatto, ha aperto la finestra del terzo piano e si è lanciato. A chiamare i soccorsi è stato un passante, che ha notato il corpo del 56enne a terra. Subito è arrivata sul posto un’ambulanza che ha portato padre e figlio in ospedale.
Il 56enne è ricoverato al San Martino, piantonato dagli uomini della polizia. L’accusa nei suoi confronti è quella di omicidio volontario.
Leggi l'articolo originale su TPI.it