Era un duplice omicidio premeditato quello di Daniele De Santis e Eleonora Manta, uccisi da Antonio De Marco il 21 settembre scorso. Il killer lo ha confessato durante l’interrogatorio avvenuto nel carcere di Lecce in occasione dell’udienza di convalida di giovedì scorso di fronte al gip del tribunale Michele Toriello. Il ragazzo avrebbe detto di pensare al delitto “già ad agosto, quando vivevo con loro”.
Sul movente resta ancora il mistero, il ragazzo non ha chiarito cosa lo abbia spinto a compiere il gesto efferato: “È stato un mix di tante cose, non so neanche io. A volte venivo assalito da crisi di rabbia, ogni tanto avevo delle crisi in cui scoppiavo a piangere all’improvviso. Mi sentivo solo. Come vuoto e solo, e non riuscivo a controllare i pensieri”. Antonio De Marco, il 21enne di Casarano, parla delle crisi che avrebbe avuto il giorno dell’omicidio e di gesti autolesionisti, mostrando una cicatrice su una delle caviglie. Un’ustione che – come riporta il Messaggero – a suo dire si sarebbe procurato con la lama di un coltello.
“Ci sono stati dei momenti – ha detto ancora – in cui magari sono stato tentato di rubare magari qualche farmaco dall’ospedale, ma non l’ho fatto. Ho preso solo una scatola di Xanax. Forse per uccidermi, per farmi del male”. Nessuna spiegazione logica sul movente del duplice omicidio: “Sarà stato dettato tutto dalle crisi che ho avuto quel giorno – ha detto al Gip – e mi sono deciso a farlo. Alle volte riuscivo a fermare i miei pensieri, sia quelli autolesionistici che quelli magari rivolti ad altri…quel giorno no”.
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