Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Omicidio Giulia Tramontano, l’esito della perizia psichiatrica: “Impagnatiello capace di intendere e di volere”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 16 Ott. 2024 alle 10:41

    Omicidio Giulia Tramontano, l’esito della perizia psichiatrica

    Alessandro Impagnatiello era capace di intendere e di volere quando ha ucciso la fidanzata Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese: è quanto hanno stabilito i periti della corte d’Assise di Milano, che aveva disposto la perizia psichiatrica.

    Lo scorso 10 giugno, infatti, la corte d’Assise di Milano, presieduta dalla giudice Antonella Bertoja, aveva disposto la perizia nei confronti dell’ex barman per capire “se Alessandro Impagnatiello all’epoca dei fatti fosse capace di intendere e volere” o “se la sua capacità fosse scemata”.

    Ora è arrivato il responso: secondo gli psichiatri Pietro Ciliberti e Gabriele Rocca, Alessandro Impagnatiello era nel pieno delle sue facoltà quando ha assassinato la fidanzata e il bimbo che lei portava in grembo.

    Secondo i periti “è possibile affermare che Impagnatiello al momento dei fatti non presentasse infermità rilevanti”. È stata esclusa, infatti, la “presenza di disturbi di natura psicopatologica” e sono emersi “tratti di personalità narcisistici e psicopatici”, che però, secondo i periti, non possono essere considerati una patologia psicologica “ma il modo di essere nel mondo” di Impagnatiello, “cioè la sua specifica struttura di personalità”.

    La difesa aveva invece sostenuto che Impagnatiello fosse affetto da un disturbo della personalità di tipo “paranoide”. Ora il 31enne rischia l’ergastolo.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version