La confessione di Impagnatiello: “Ho ucciso Giulia a coltellate“. Il cadavere nascosto per un giorno nel bagagliaio
Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Giulia Tramontano. Alessandro Impagnatiello ha confessato di aver ucciso la compagna, al settimo mese di gravidanza, e di averla tenuta nella sua auto per un giorno intero, andando in giro con il cadavere nel bagagliaio fino a poche ore dal suo arresto. Un delitto caratterizzato da “estrema crudeltà e premeditazione”, hanno sottolineato i pm, parlando di “spiccata tendenza manipolatrice” da parte del barman dell’Armani Bamboo.
Secondo il racconto fatto agli inquirenti, l’omicidio sarebbe avvenuto nella sera di sabato, al ritorno della fidanzata da Milano. Qui la vittima si era vista con una collega del barman, con cui l’uomo aveva tenuto una relazione parallela. All’incontro voluto dalle due donne lui si era sottratto, rimanendo nella casa di Senago. Mentre la 29enne di Sant’Antimo rientrava, avvertendo il compagno con un secco “Fatti trovare”, lui alle 19 cercava sul browser del cellulare “ceramica bruciata vasca da bagno”. Una ricerca che fa il paio con la frase “alberto stasi bollate” (cioè il 39enne condannato in via definitiva per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi) cercata il giorno prima dell’omicidio. Dopo averla uccisa, ha tentato di bruciare il corpo una prima volta nella vasca da bagno poi ha tentato di coprirsi le tracce inscenando un allontanamento volontario. Un tentativo maldestro di depistaggio che emerge dalle numerose ricerche sul suo smartphone: da “rimuovere macchie sangue” a “invio programmato whatsapp” fino a “valigie vecchie”, da mettere nella cantina dove era nascosto il corpo.
Mentre l’attenzione sul caso è massima, Impagnatiello trova il modo di spostare il cadavere.“Martedì mattina verso le 7, vado in cantina e tiro fuori il corpo trascinandolo verso il box”, riporta il verbale. “Poi porto la macchina nel box e carico il corpo nel bagagliaio. Il corpo di Giulia viene lasciato nella macchina fino alla notte di mercoledì quando decido di gettarlo, intorno alle 02.30 del mercoledì in quel posto che già conoscevo dove poi è stato rinvenuto e che ho comunicato ai carabinieri”. L’uomo ha poi precisato che “da quando ho messo il corpo di Giulia nel bagagliaio martedi, io ho comunque usato la macchina andandoci in giro con il cadavere nel bagagliaio” fino alla notte di mercoledì, quando decide di nascondere il corpo in un’intercapedine dietro una fila di garage. La sera di quel giorno sarà poi convocato nella caserma di Senago dai pm con il suo avvocato dove sarà costretto a confessare.