Ocean Viking, sono sbarcati a Messina i 182 migranti
Sono sbarcati oggi a Messina i 182 migranti che si trovavano a bordo della nave Ocean Viking, della ong Medici senza frontiere e Sos Mediterranée, recuperati dopo diverse operazioni di salvataggio.
La nave è giunta in mattinata al porto di Messina e ha attraccato al Molo Norimberga. Lì è stata allestita la macchina dell’accoglienza coordinata dalla Prefettura di Messina. Ad attendere i migranti Forze dell’Ordine, uomini della Croce rossa, dell’Asp, di organizzazioni di volontariato e del Comune.
Dalle nave sono scesi i 182 migranti, soccorsi nei giorni scorsi davanti alle coste libiche, tra cui donne e bambini, uno dei quali di solo 8 giorni. Una volta sbarcati, i profughi saranno accompagnati nell’hotspot di Bisconte, allestito nella caserma Gasparro.
La decisione di indicare Messina come porto sicuro è stata presa dal Viminale dopo che la Commissione europea ha raggiunto un accordo sulla redistribuzione dei migranti in cinque paesi dell’Ue.
“Uomini, donne e bambini stanno soffrendo per le condizioni meteorologiche avverse”, era stato l’appello di Sos Méditerranée che chiedeva un porto di sbarco. “Un salvataggio è completato quando i naufraghi sono stati sbarcati”.
La Commissione europea ha fatto sapere di che coordinerà la ripartizione dei migranti salvati dalla Ocean Viking. Cinque Paesi si sono offerti per l’accoglienza dei migranti.
Intanto, nella giornata di ieri 23 settembre 2019, a Malta è stato raggiunto un accordo per la redistribuzione dei migranti tra Italia, Francia, Germania e Malta.
Salvini: “Dall’Ue solo promesse e zero fatti”
“Stanno partendo più migranti, stanno sbarcando di più e ahimè stanno morendo di più”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, a Skytg24.
“In un anno di governo ho ridotto gli sbarchi del 75 per cento, e in un solo mese di PD-M5S gli arrivi sono aumentati. Questi sono fatti, mentre l’accordo di Malta è solo l’ennesima promessa dell’Europa. Tante parole ma fatti zero, come in passato”, aggiunge l’ex ministro dell’Interno
“Se i porti sono aperti, ne partono di più. Conte ha riaperto i porti sulla base di promesse dell’Europa che forse nei prossimi mesi il 10 per cento che arrivano lasceranno l’Italia, che verranno distribuiti su base volontaria. Una fregatura”, conclude.
Leggi l'articolo originale su TPI.it