Risolto lo stallo sulla Ocean Viking. La nave delle Ong Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere ha a bordo 356 persone dopo numerosi salvataggi effettuati nel Mediterraneo. Da settimane non trovava un porto in cui sbarcare.
Il governo di Malta ha annunciato lo sbarco sul proprio territorio e una successiva redistribuzione nei seguenti paesi: Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Romania.
La nave era finita al centro di uno dei tanti scontri tra Salvini e le Ong. Il ministro dell’Interno uscente, infatti, aveva negato lo sbarco in Italia.
Di concerto con il la Farnesina, era stata emessa una nota che recitava: “Non può in alcun modo essere attribuita alle autorità italiane la responsabilità d’individuazione del porto di sbarco dei naufraghi”.
Si aggiungeva che “l’ingresso nelle acque territoriali italiane sarebbe considerato pregiudizievole al buon ordine della sicurezza dello Stato”. Nella lettera il ministero sottolineava infine come “non sia accettabile ogni condotta delle Ong che considerano l’Italia l’unico porto possibile di sbarco”.
Questo il comunicato con cui Malta ha annunciato di far sbarcare i migranti sul proprio territorio:
“A seguito di discussioni con la Commissione europea e alcuni Stati membri, in particolare Francia e Germania, Malta, ribadendo le sue ragioni giuridiche, ha deciso di contribuire ad una soluzione per uscire dallo stallo nel caso della nave Ocean Viking.
La nave ha a bordo 356 persone, tutte intercettate e soccorse in varie operazioni, nessuna delle quali avvenuta nell’area di competenza maltese o sotto la direzione delle autorità maltesi. Malta trasferirà le suddette persone sulle navi delle Forze Armate di Malta al di fuori delle acque territoriali e le porterà a terra.
Tutti i suddetti migranti saranno trasferiti in altri stati membri: Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Romania. Nessuno dei suddetti migranti rimarrà a Malta.
Nei prossimi giorni, altre persone che sono state sbarcate a Malta nell’ambito di precedenti accordi ad hoc, saranno trasferite negli Stati membri in esecuzione dei loro impegni presi Malta si impegna ad essere un membro proattivo dell’Unione europea, partecipando a soluzioni pragmatiche che non esercitIno un’indebita pressione su un singolo Stato membro”.