Entra in vigore oggi, 15 marzi 2021, il nuovo decreto legge adottato dal governo Draghi per imporre restrizioni anti-Covid. Ma cosa si può fare e cosa è vietato da oggi fino al 6 aprile? Sul sito del governo sono state pubblicate le Faq, con le domande e le risposte relative alle varie fasce di colore in cui è diviso il Paese (zona rossa, zona arancione e zona bianca, è infatti scomparsa per il momento dalla mappa la zona gialla). Riepiloghiamo le regole da conoscere su spostamenti, seconde case, sport all’aperto e visite ad amici e parenti.
Dipende dalla fascia di rischio. Nelle zone arancioni è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune (o, nel caso in cui si viva in un Comune che ha fino a 5mila abitanti, entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune, ma con il divieto di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia) a un massimo di due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
Nelle zone rosse questi spostamenti sono vietati. “Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute sono vietati fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile 2021”. Per il periodo di Pasqua, tuttavia, come vedremo, valgono regole particolari.
Solo nella zona bianca. In zona arancione o rossa ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie sono aperti solo per l’asporto dalle 5 alle 22. Le consegne a domicilio sono sempre consentite. Aperti i bar di ospedali e aeroporti e gli autogrill.
In zona bianca e arancione sì. In zona rossa restano aperti solo i negozi che vendono prodotti essenziali. Chiusi anche barbieri, parrucchieri, estetisti.
Si possono praticare all’aperto tutti gli sport individuali, senza contatto, che consentano di rispettare la distanza di almeno 2 metri dalle altre persone. Non c’è obbligo di mascherina. In zona arancione si possono raggiungere circoli e centri sportivi, che restano aperti. Inoltre è possibile recarsi in un altro Comune per fare attività sportiva “solo qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis), purché si trovi nella stessa Regione o Provincia autonoma”. In zona rossa “l’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione”. Inoltre è consentito, “nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.
Anche in zona rossa “le passeggiate sono ammesse, in quanto attività motoria, esclusivamente in prossimità della propria abitazione. Sono chiaramente ammesse, inoltre, nel caso siano motivate per compiere gli altri spostamenti consentiti (andare al lavoro, motivi di salute o necessità)”. Inoltre, si puà andare nei parchi “a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento e comunque in prossimità della propria abitazione” (a meno che non ci siano ordinanze locali che lo vietino).
Sì, ma solo con il proprio nucleo familiare. Si possono raggiungere le seconde case anche se queste si trovano in un’altra regione, purché siano già di proprietà o affittate prima del 14 gennaio.
Nelle Faq del governo si legge che è “consentito partecipare alle funzioni religiose, nei limiti e nel rispetto degli specifici protocolli”. In zona rossa, tuttavia, è consentito solo “raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Infatti, l’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la autodichiarazione prevista per lo spostamento lavorativo o di necessità”.
Sì, ma solo se il ricongiungimento avviene nel luogo di residenza o nel domicilio in cui si convive.
Il 3, 4 e 5 aprile, ovvero dal sabato al lunedì di Pasquetta, si applicano in tutta Italia (tranne che nelle zone bianche) le restrizioni previste per le zone rosse. Sarà quindi consentito spostarsi solo per motivi di lavoro, necessità o salute. Tuttavia, negli stessi tre giorni, sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
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