Dopo giorni di lavoro il corpo di Saman Abbas è stato estratto in serata dalla buca dove era stato seppellito, nei pressi di un casolare abbandonato a pochi passi dalla casa della famiglia a Novellara, nel Reggiano. Dopo oltre un anno di ricerche i resti della 18enne pakistana – scomparsa nella primavera del 2021 dopo il rifiuto di un matrimonio combinato – erano stati ritrovati grazie alle indicazioni dello zio Danish Hasnain. Proprio lui – secondo gli inquirenti – l’avrebbe uccisa in accordo con gli altri familiari ed è indagato insieme ai genitori della ragazza e a due cugini per omicidio e occultamento di cadavere.
Il padre della giovane, Shabbar Abbas, di recente è stato arrestato in Pakistan mentre la madre Nazia Shaheen è latitante. Lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq sono in carcere in Italia. Ora il corpo, già partito in direzione di Milano, dovrà essere sottoposto all’esame autoptico per fare luce sulle ultime ore della vittima.
Aperto un nuovo fascicolo d’indagine contro ignoti – Un nuovo fascicolo d’indagine, allo stato a carico di ignoti, è stato aperto dalla Procura di Reggio Emilia sul caso. Il nuovo fascicolo potrebbe servire per approfondire eventuali ulteriori complicità, anche sulla base di quello che emergerà dalle operazioni nel casolare diroccato dove è stato trovato un cadavere in un luogo indicato dallo zio di Saman, Danish Hasnain. Durante gli scavi sono stati recuperati anche alcuni oggetti che saranno analizzati dal Ris: un mozzicone di sigaretta, pezzi di tessuto e due bottiglie.