Il Nobel per la Pace ai medici del mondo che combattono il Coronavirus: la petizione
È stata lanciata su Change.org, la piattaforma on-line di campagne sociali, una petizione per assegnare al personale ospedaliero di tutto il mondo, che sta combattendo contro il Coronavirus, il Premio Nobel per la Pace. Un riconoscimento importante e un messaggio concreto di gratitudine quello che la piattaforma vuole dare a medici, infermieri, operatori sanitari e tutti coloro che stanno rischiando ogni giorno la loro vita in prima linea, negli ospedali, nella lotta all’epidemia.
A lanciare la petizione su change.org è stato un altro candidato al Nobel per la pace 2020, Nicola Govoni, giovane cofondatore e presidente dell’organizzazione non governativa I Still Rise, che si occupa di garantire sicurezza e protezione e un’educazione informale a tutti i bambini e ragazzi profughi che vivono negli hotspot in Grecia, specialmente nell’isola di Samos. Con la sua petizione Nicola chiede al Comitato del Nobel di riaprire le sue candidature in via eccezionale, chiuse lo scorso 31 gennaio, con lo scopo di fare nominare gli operatori sanitari come i vincitori del noto premio, in virtù del grande lavoro fatto nel contrasto al Coronavirus. “Gli eroi dimenticati in prima linea: il personale sanitario – si legge nella petizione – sono gli unici a proteggerci dalla terribile epidemia che il mondo sta fronteggiando”. Per questo gli utenti della piattaforma chiedono a gran voce che il premio Nobel per la Pace venga assegnato a loro.
Un modo per riconoscere gli sforzi di tutte quelle persone che stanno lavorando incessantemente nel contrasto all’epidemia di Coronavirus che ha fatto quasi 20mila vittime nel mondo, di cui solo in Italia più di 6mila, molti di loro sono proprio medici, che hanno perso la vita mentre curavano i malati di Covid-19. “Sono loro i vincitori morali del 2020. È giusto che diventino anche i vincitori effettivi” conclude la petizione. L’obiettivo di change.org è 100.000 firme entro il 5 di aprile. Un messaggio di gratitudine e riconoscenza a tutti coloro che stanno combattendo ogni giorno per noi e per i nostri cari.
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