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    Il premio Nobel per la Pace va ai giornalisti Maria Ressa e Dmitri Muratov

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 8 Ott. 2021 alle 11:07 Aggiornato il 8 Ott. 2021 alle 11:26

    Il premio Nobel per la Pace va ai giornalisti Maria Ressa e Dmitri Muratov

    Il premio Nobel per la Pace 2021 è andato ai giornalisti Maria Ressa e Dmitri Muratov, “per i loro sforzi volti a salvaguardare la libertà di espressione, precondizione della democrazia e di una pace duratura”. Secondo il Comitato per il Nobel norvegese, Ressa e Muratov rappresentano tutti i giornalisti che si battono per la libertà d’espressione “in un mondo in cui democrazia e libertà di stampa affrontano condizioni sempre più avverse”.

    Secondo il Comitato, Maria Ressa, cofondatrice del sito di giornalismo investigativo Rappler, ha usato la libertà di espressione “per denunciare abusi di potere, uso della violenza e crescente autoritarismo nel suo paese natale, le Filippine”. Il Comitato ha affermato che Ressa ha difeso la libertà d’espressione senza timori, in qualità sia di giornalista che di amministratrice delegata di Rappler. Da quando è stato aperto nel 2012, il sito è riuscito a concentrare l’attenzione sulla campagna antidroga del regime filippino di Duterte, definita “controversa e omicida”.

    Muratov è stato uno dei fondatori del quotidiano indipendente Novaja Gazeta, di cui è direttore, testata che “ha difeso per decenni la libertà di parola in Russia in condizioni sempre più difficili”. Il Comitato ha ricordato come dalla sua fondazione nel 1993, sei dei giornalisti di Novaja Gazeta sono stati uccisi.”Nonostante le uccisioni e le minacce, il direttore Dmitri Muratov si è rifiutato di abbandonare la linea indipendente del giornale. Ha sempre difeso i diritti dei giornalisti”.

    I vincitori riceveranno una medaglia d’oro e si divideranno un premio di 10 milioni di corone svedesi (1 milione di euro). Si tratta del quinto premio Nobel assegnato quest’anno, dopo quello per la Letteratura andato ieri allo scrittore tanzaniano Abdulrazak Gurnah per le sue opere sul lascito del colonialismo e quello per la Chimica assegnato mercoledì a Benjamin List e David MacMillan per aver sviluppato una nuova tecnica per costruire molecole, nota come”organocatalisi asimmetrica”. Martedì era stata la volta dell’italiano Giorgio Parisi, che ha ricevuto il Nobel per la fisica assieme al giapponese Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann per i loro contributi allo studio del clima. Lunedì il Nobel per la medicina era stato assegnato agli americani David Julius e Ardem Patapoutian per le loro scoperte sui recettori che consentono di percepire tatto e temperatura. Lunedì 11 ottobre saranno annunciati i vincitori del premio per l’Economia.

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