La studentessa con sindrome di Down sosterrà l’esame in un’altra scuola
Dopo il diniego da parte di una scuola di Bologna sulla possibilità di sostenere l’esame di maturità, Nina Rosa Sorrentino, la 19enne con sindrome di Down, aveva lanciato un appello ad altri istituti. Tre scuole del capoluogo emiliano si sono candidate ad accoglierla e le permetteranno di sostenere l’esame di stato.
La sua scuola, il liceo Sabin di Bologna, nonostante le polemiche, non ha fatto retromarcia sulla decisione. I genitori avevano provato a mediare già in passato, chiedendo di passare al programma con gli obiettivi minimi che dà accesso alla maturità, ricevendo un “no” dal consiglio di classe.
Una settimana fa la famiglia di Nina Rosa ha deciso di ritirarla dalla scuola, nonostante con un giorno di presenza in più la ragazza avrebbe ottenuto la “certificazione delle competenze”. Non abbastanza per lei, che vuole sostenere la maturità e che potrà farlo altrove.
La ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, ha parlato della vicenda di Nina Rosa alla Camera ieri, durante il question time. “C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità”, ha detto la ministra.