Neonato morto in una scarpata
Un neonato di quattro mesi è stato trovato morto in una scarpata. Il ritrovamento in un fossato lungo la statale Telesina, all’altezza di Solopaca, nel Beneventano. Secondo i carabinieri, una donna di 34 anni dopo aver urtato con l’auto il guardrail si sarebbe fermata e avrebbe lanciato il bambino nella scarpata. Poi sarebbe scesa nel dirupo e lo avrebbe colpito a bastonate fino a ucciderlo. Infine, con i soccorritori, avrebbe finto di aver avuto un incidente.
L’allontanamento della donna, insieme con il neonato, era stato denunciato qualche ora prima dal convivente della donna. La famiglia vive nell’Avellinese.
La donna ora è piantonata all’ospedale Rummo di Benevento dove è ricoverata da ieri notte, domenica 15 settembre. L’ipotesi degli investigatori è che la donna abbia finto di aver avuto un incidente e che invece intenzionalmente abbia ucciso il neonato nella scarpata.
Il piccolo, gettato nella scarpata dalla donna, è rotolato giù per circa sette metri, ma sarebbe rimasto ancora vivo. A quel punto la madre si è calata in fondo al dirupo e lo ha colpito alla testa con un oggetto, forse un sasso o un bastone di legno, fino a quando non è morto.
Questa è, stando alle prime informazioni, la ricostruzione del sostituto procuratore di Benevento Vincenzo Toscano sul caso del neonato ritrovato morto nella scarpata. Il pm ha emesso un fermo nei confronti della donna. Sul caso indagano i carabinieri della stazione Solopaca con il nucleo operativo di Cerreto Sannita.
La donna è sordomuta
Ai carabinieri, spiega il quotidiano Corriere della Sera, non consta che la donna abbia precedenti penali né che sia stata segnalata per disturbi psichiatrici. “La signora, originaria di Campolattaro, soffre di un grave deficit uditivo, praticamente è sordomuta”, spiegano i militari.
Gli inquirenti ipotizzano che tra i due ci sia stata una discussione, le cui motivazioni non sono ancora note.
L’incidente quindi sarebbe stato soltanto una finzione: l’auto contro il guardrail l’avrebbe spinta proprio la donna, forse per creare un alibi per giustificare il neonato morto sul fondo della scarpata. Ma alcuni testimoni hanno raccontato un’altra versione dei fatti.