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    “Dopo quanto tempo puzza un cadavere”: le agghiaccianti ricerche online di Chiara Petrolini

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 20 Set. 2024 alle 16:38

    “Come abortire il secondo figlio”, “Come nascondere la gravidanza”, “Come fare sesso in gravidanza”, ma anche “Come si decompone un corpo” o “Dopo quanto tempo puzza un cadavere”. Sono alcune delle ricerche online che hanno contribuito a incastrare Chiara Petrolini, la 22enne di Traversetolo, in provincia di Parma, finita agli arresti domiciliari con l’accusa di aver ucciso e sepolto nel giardino di casa due neonati appena dopo averli partoriti.

    “Chiara aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto al parto, e tutto il percorso della gravidanza appare disseminato di indizi che conducono a questa terribile realtà”, ha spiegato il procuratore capo di Parma, Alfonso D’Avino, nella conferenza stampa convocata per spiegare la misura cautelare. Il magistrato si riferisce in questo caso al neonato partorito dalla ragazza lo scorso 7 agosto nel bagno di casa, mentre sulle circostanze che hanno portato alla morte dell’altro bambino – dato alla luce da Petrolini il 12 maggio 2023 – bisogna attendere gli esiti dell’esame autoptico.

    D’Avino ha definito Petrolini una “ragazza difficilmente decifrabile” che “da oggi dovrà prendere coscienza di ciò che è stato e che sarà”.

    La 22enne, mentre era incinta, avrebbe fatto uso di droga, alcol e sigarette. “È stato quasi agghiacciante – ha osservato D’Avino – scoprire come dopo il parto sia andata dall’estetista, in un bar, a mangiare la pizza”. Non solo: lo scorso 9 agosto, meno di 48 ore dopo aver partorito e lasciato morire dissanguato il secondo dei due neonati, Petrolini è partita per andare in vacanza con la sua famiglia a New York come se nulla fosse accaduto.

    La giovane sostiene di essere riuscita a tenere nascosti le gravidanze e i parti a tutti i suoi conoscenti, inclusi i familiari, le amiche e il fidanzato, anche lui 22enne, con il quale nel frattempo la relazione si è interrotta. Una ricostruzione che la Procura ritiene fondata.

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