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    Neonati sepolti in giardino: chi è Chiara Petrolini, la madre 22enne indagata. Dall’attività in parrocchia alla vacanza a New York

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 17 Set. 2024 alle 11:30 Aggiornato il 17 Set. 2024 alle 15:26

    Neonati sepolti in giardino, chi è la madre 22enne indagata

    È riuscita a nascondere la gravidanza a tutti, ha partorito da sola, poi ha ucciso il neonato che aveva appena dato alla luce, lo ha chiuso in un sacchetto di plastica, lo ha sepolto in una buca scavata nel giardino di casa sua. E due giorni dopo è partita con la sua famiglia per una vacanza a New York. Chiara Petrolini, 22 anni, è ora indagata dalla Procura di Parma per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

    Ma in questa agghiacciante storia i neonati trovati morti nel giardino sono due: il primo è stato trovato il 9 agosto, il secondo nei giorni scorsi in seguito ad attività investigativa. Nel primo caso è stato accertato che la madre è la 22enne, mentre per il secondo si attendono gli esiti dei test genetici.

    L’avvocato di Petrolini, Nicola Tria, fa sapere che la ragazza “non parlerà con nessuno finché non sarà tutto chiaro”.

    Chi è Chiara Petrolini, la madre del neonato trovato morto sepolto a Traversetolo (Parma)

    Ma chi è Chiara Petrolini? La madre del neonato trovato morto sepolto nel giardino di casa sua è una studentessa universitaria: iscritta alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma.

    La 22enne alterna lo studio al lavoro di baby sitter. Molto attiva in parrocchia, in passato aveva anche prestato servizio come istruttrice volontaria in un centro estivo. Chi la conosce la descrive come “carina, gentile e disponibile”.

    Suo padre è un ex imprenditore che ora lavora per un’azienda, mentre la madre è impiegata. “Una famiglia benestante, facoltosa, integrata nel territorio e senza problemi economici, che viveva in un contesto agiato”, ha spiegato il sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto.

    Petrolini aveva un fidanzato, Samuel, anche lui 22enne, con cui si era lasciata da poco: dai test genetici effettuati sul cadavere del neonato trovato il 9 agosto è emerso che il padre del bambino era lui.

    Ma sembra che nemmeno lui, come tutte altre persone nella cerchia di conoscenti della ragazza, si fosse accorto di nulla. “Io quel figlio lo avrei tenuto”, ha dichiarato il giovane al quotidiano La Stampa. “Potevo tenerlo anche da solo. Ho 22 anni, ma lavoro e mia madre mi avrebbe aiutato”. I due si conoscevano fin dai tempi delle scuole elementari.

    Neonati morti sepolti in giardino, la ricostruzione

    Siamo a Vignale, frazione del Comune di Traversetolo, sulle colline di Parma. Era il 9 agosto scorso quando la nonna della giovane ha trovato il primo corpicino, insospettita dalla terra smossa nel giardino sul retro della villetta familiare.

    La nonna era stata lasciata a custodire l’abitazione – e a dar da mangiare ai cani – mentre il resto della famiglia era in vacanza negli Stati Uniti. Petrolini, con i genitori e il fratello, era partita il 7 agosto e postava sui social foto da New York come se nulla fosse accaduto.

    L’autopsia ha stabilito che il bambino era nato vivo e che aveva avuto una gestazione di almeno 40 settimane. Secondo gli inquirenti, la giovane madre ha fatto tutto da sola. “Nessuno all’infuori della ragazza era a conoscenza della gravidanza”, ha fatto sapere il procuratore capo di Parma, Alfonso D’Avino: “La gestazione non è stata seguita da nessuna figura professionale (ginecologo, medico di famiglia). Il parto è avvenuto in casa, fuori da contesti ospedalieri”.

    Rispetto al secondo neonato trovato morto nel giardino, il magistrato ha spiegato che “vanno svolti tutti gli accertamenti del caso (soprattutto di natura tecnica medico-legale) per delineare gli esatti contorni della vicenda, anche di carattere temporale”. Secondo il quotidiano locale Gazzetta di Parma, la morte in questo caso potrebbe risalire all’estate 2023.

    Gli inquirenti hanno scoperto dell’esistenza del secondo corpicino indagando sui dispositivi elettronici di Petrolini: a incastrarla sarebbero state alcune ricerche effettuate sul web.

    Chi è Chiara Petrolini: le testimonianze

    “Sono ancora sconvolta”, dice un’amica di Petrolini a La Repubblica. “Ho dovuto ripercorrere passo passo tutto perché sono stata interrogata dal Ris. Non riesco a riprendermi”. La giovane riferisce che non aveva notato nulla di strano nell’amica: “Era tranquilla. Una tranquillità che ora mi fa paura”.

    “Non mangiava più per non ingrassare e non far crescere la pancia”, ha riferito una fonte accreditata al giornale diretto da Maurizio Molinari.

    Ma secondo la Gazzetta di Parma, a Traversetolo sono in molti a pensare che sia impossibile che la 22enne possa aver fatto tutto da sola. Neanche Sonia Canrossi, la madre del suo ex fidanzato Samuel, ci crede: “Non può aver fatto tutto da sola, non è possibile”, dice.

    Il test del Dna effettuato sul primo neonato ritrovato ha confermato che il padre era proprio Samuel: “Mio figlio sta malissimo”, racconta Canrossi. “Pagherai per il male che hai fatto e che stai facendo alla mia famiglia. Non esiste nulla che può giustificare tutto questo”, si sfoga la donna in un post su Facebook.

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