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Neonata trasportata clandestinamente in Italia in una busta della spesa per essere venduta: 4 arresti

Neonata
Credit: Unsplash

La bimba è arrivata da Tangeri lo scorso ottobre in nave senza essere registrata nella lista passeggeri e il viaggio le ha creato degli scompensi. In corso accertamenti per risalire alla madre biologica: sarebbe stata lei a cedere la piccola agli indagati

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 18 Mar. 2025 alle 11:01 Aggiornato il 18 Mar. 2025 alle 11:08

Hanno fatto entrare in Italia una neonata nascondendola in una busta della spesa durante il viaggio in nave: arrivati nel nostro Paese, puntavano a venderla a qualche famiglia. Per questo una coppia di coniugi marocchini è stata arrestata dalla Polizia di Stato a Torino. In manette sono finite anche altre due persone, anch’esse di nazionalità marocchina, con l’accusa di di aver nascosto a casa loro la piccola pur sapendo che si trovava in Italia illegalmente.

Sono in corso accertamenti volti ad individuare la madre biologica della piccola, che sarebbe nata ad agosto 2024. Secondo quanto ricostruito, la madre avrebbe ceduto la neonata alla coppia che poi l’ha trasportata in nave da Tangeri fino al nostro Paese. Il viaggio risale allo scorso ottobre: la bimba non è stata registrata nella lista passeggeri ed è stata nascosta in una busta della spesa.

La traversata, particolarmente lunga, le ha creato degli scompensi, tant’è che, una volta arrivata a Torino, la piccola è stata portata all’ospedale per essere visitata. Dopo l’arrivo in Italia, la coppia di coniugi, allo scopo di eludere eventuali indagini, ha trovato due connazionali disposti a ospitare la bimba in attesa di una sistemazione definitiva. L’ipotesi investigativa che la bimba dovesse essere venduta a una famiglia.

L’operazione della Polizia, denominata “Save the baby” e coordinata dalla Procura di Torino, è scattata lo scorso 12 marzo a seguito di una segnalazione secondo cui una famiglia marocchina, residente a Torino, aveva ospitato per qualche settimana una neonata, estranea a quel nucleo famigliare, con l’intenzione di cederla a terzi.

Nella nota diramata dalla Questura torinese si legge che “gli indagati erano alla ricerca di qualcuno che fosse disposto a prendersi cura della bambina, ottenendone la custodia in cambio di denaro o, in alternativa, qualora le investigazioni avessero portato ad un eventuale rintraccio della minore, di trasportarla all’estero prima che fosse localizzata, al fine di garantirsi l’impunità e che la piccola non fosse mai trovata”.

Dopo settimane di indagine, lo scorso 12 marzo la Squadra Mobile ha individuato a Torino la casa in cui la piccola era ospitata clandestinamente e i poliziotti hanno fatto irruzione nell’abitazione. La bimba, che risultava in buona salute, è stata immediatamente trasportata in un ospedale del capoluogo piemontese per gli accertamenti sanitari del caso, in attesa di essere collocata presso una famiglia affidataria.

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