Neomelodico fa cantare ad una bambina una canzone dedicata ai detenuti al 41 bis
Un cantante neomelodico fa cantare una canzone dedicata al carcere duro 41 bis ad una bambina. Succede durante una festa privata a Napoli e il protagonista della vicenda è il cantante neomelodico siciliano Nico Pandetta. Il video è stato poi pubblicato sui social, scatenando una bufera di commenti.
Il neomelodico e la canzone sul 41 bis: la reazione della politica
Il consigliere dei Verdi per la Campania, Francesco Emilio Borrelli, si scaglia contro il neomelodico: “Si tratta – sostiene – di un esempio diseducativo ed esecrabile”.
Borrelli fa sapere di avere denunciato la vicenda alla Procura Antimafia in quanto, a suo parere, si è trattato di “proselitismo in favore di criminali e detenuti” che “coinvolge anche i bambini”.
“La sua carriera artistica”, aggiunge, “basata sulle canzoni sulla malavita”, conferma “tutta la pericolosità del suo messaggio”.
“Non dimentichiamo le sue gravi condanne penali e le sue parentele nel mondo della mafia, – ricorda Borrelli – oltre al gesto della minaccia, con un ninnolo a forma di pistola, nei miei confronti”.
Neomelodico e violenza: un caso recente
Risale a gennaio 2019 l’episodio diventato virale del bambino di Napoli che cantava una canzone neomelodica impugnando una pistola e alla fine spara un colpo in aria.
Il video ha avuto migliaia di visualizzazioni e commenti, tra i quali numerosi positivi. Il bambino, di soli dieci anni, ha cantato un brano di un cantante neomelodico dedicato alle persone in carcere.
La Procura per i minorenni di Napoli ha subito aperto un fascicolo. Cresciuto in un contesto ‘difficile’, sia lui sia i componenti della sua famiglia sono stati segnalati più volte all’autorità giudiziaria per reati contro il patrimonio.