Ndrangheta, arrestato Giorgio De Stefano, compagno di Silvia Provvedi
Con una retata andata in scena oggi, mercoledì 24 giugno 2020, a Reggio Calabria sono finite in manette 21 persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni a danno di imprenditori e commercianti, detenzione e porto illegale di armi, tutti reati aggravati dal metodo e dalla agevolazione mafiosa: è stato arrestato anche Giorgio De Stefano, compagno di Silvia Provvedi, showgirl e cantante del duo “Le Donatella”, nonché ex fidanzata di Fabrizio Corona. L’operazione coordinata dalla procura antimafia di Reggio Calabria ha colpito le famiglie di ‘ndrangheta De Stefano-Tegano, Libri e il clan Molinetti: le ordinanze di custodia cautelare sono state notificate non solo nella città calabrese, ma anche a Milano, Como, Napoli, Pesaro, Urbino e Roma.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse non soltanto nei confronti di già noti boss del clan De Stefano-Tegano, come Mico Tegano (indagato e già in carcere perché protagonista di un’altra inchiesta antimafia), ma anche nei confronti di chi apparentemente non aveva contatti con gli esponenti di tali cosche. Tra questi c’è proprio Giorgio De Stefano, che la compagna Silvia chiama “Malefix” e che da poco le ha dato una figlia, Nicole. Giorgetto, come viene chiamato, è figlio illegittimo del boss Don Paolino ed è stato spedito nel Nord Italia – secondo l’accusa – per far girare i soldi di famiglia. A Milano, De Stefano si è fatto un nome nel jet set, grazie anche alla frequentazione con la cantante de Le Donatella, e si è sempre presentato come un giovane imprenditore, fra i proprietari del noto ristorante “Oro” frequentato da vip e calciatori.
La sua storia con Silvia Provvedi, per lungo tempo, è passata sotto traccia: nessuno scatto sui social dell’attivissima compagna, né tanto meno interviste o coming out. Quando la giovane showgirl era nella casa del Grande Fratello Vip, di lui ha parlato sempre come “Malefix”. Lui ha anche organizzato il passaggio di un aereo sopra la casa più spiata dagli italiani, con annesso messaggio d’amore. Eppure, secondo le indagini condotte dalla procura antimafia, per il suo clan De Stefano si occupava di sedare tensioni con le altre famiglie, come i Molinetti, che pretendevano nuovi e maggiori spazi sul territorio. I Molinetti, ad esempio, hanno cercato di ottenere il controllo di Gallico, quartiere periferico in provincia di Reggio Calabria teatro di diversi omicidi negli ultimi anni. Secondo l’inchiesta è stato proprio Giorgio De Stefano a incontrare, da pari a pari, l’anziano Alfonso Molinetti, fratello del capo storico Luigi, calmando ogni velleità del clan. Tutti passaggi documentati da una lunga indagine della procura antimafia, che stanotte ha portato alle 21 custodie cautelari. Compresa quella dell’ormai famoso Giorgio De Stefano.
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